Il colpo arriva a poche settimane dal furto dei gioielli del Louvre. Gli esperti avvertono che i musei e le biblioteche stanno diventando bersagli sempre più facili: sicurezza ridotta, valori altissimi
A San Paolo sono stati rubati otto Matisse e cinque Portinari, un furto spettacolare che riporta l’arte al centro del mercato criminale globale. Due uomini armati sono entrati nella Biblioteca Mario de Andrade durante gli orari di visita e sono fuggiti con oltre una dozzina di opere, incluse le tavole del celebre libro Jazz di Henri Matisse e cinque lavori del modernista brasiliano Candido Portinari.
L’arte è il nuovo oro
Secondo le autorità municipali, si tratta di un’operazione preparata con cura: nessun allarme anticipato, nessuna colluttazione, una fuga rapida.
Per gli investigatori, il furto di opere come “Jazz” di Matisse che in aste internazionali ha raggiunto valori altissimi, conferma un trend in crescita: l’arte è il nuovo oro, un asset ideale per i ladri perché facilmente trasportabile, difficile da tracciare e immediatamente rivendibile sul mercato nero.

Mercato nero e allarme internazionale
Il colpo arriva a poche settimane dal furto dei gioielli del Louvre, un’altra operazione che ha scosso il mondo dell’arte. Gli esperti avvertono che i musei e le biblioteche stanno diventando bersagli sempre più facili: sicurezza ridotta, valori altissimi, acquirenti disposti a pagare fino al 10% del valore reale pur di ottenere opere non rintracciabili.
Intanto la polizia brasiliana non ha ancora confermato quali pezzi siano stati sottratti, né se i responsabili siano stati identificati.










