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Il cielo più puro del pianeta in pericolo: la preghiera degli astronomi

Potrebbe sorgere un imponente complesso industriale della società Aes Andes, chiamato Inna. Il deserto di Atacama in Cile è il miglior sito astronomico terrestre grazie alla sua altitudine, ai cieli tra i più bui della Terra e a un’atmosfera estremamente stabile


Il cielo più puro e luminoso del pianeta, quello che sovrasta l’Osservatorio Paranal dell’European Southern Observatory (ESO) nel deserto di Atacama, sta svanendo. A poche decine di chilometri dai telescopi, attivi dal 1999 e fondamentali per l’astrofisica mondiale, potrebbe sorgere un imponente complesso industriale della società Aes Andes, chiamato Inna.

Sos degli astronomi

Per questo, una trentina di astronomi internazionali guidati dal premio Nobel per la Fisica 2020, Reinhard Genzel, hanno firmato una lettera aperta al governo cileno chiedendo lo stop immediato al progetto o il suo spostamento.

«Siamo profondamente preoccupati. Il progetto, così come concepito, costituisce una minaccia diretta per alcune delle infrastrutture astronomiche più avanzate al mondo, che operano sotto uno degli ultimi cieli realmente incontaminati»

Una minaccia da 30 km²

Il piano industriale Inna prevede un’area di circa 30 chilometri quadrati, che comprende un porto, impianti per la produzione di ammoniaca e idrogeno e migliaia di generatori per la produzione elettrica.

Una valutazione tecnica dell’Eso, pubblicata all’inizio del 2025, ha già avvertito che l’operazione porterebbe a un inquinamento luminoso irreversibile e a microvibrazioni in grado di compromettere la precisione degli strumenti scientifici, incluso il Very Large Telescope e il futuro Extremely Large Telescope, destinato a diventare il più grande del mondo.

Un danno per il Cile e tutta la scienza

Nel loro appello, gli astronomi sottolineano che il rischio non riguarda solo la ricerca locale: «L’impatto sarebbe devastante per l’intera comunità scientifica globale e per la capacità dell’umanità di indagare l’universo». Il deserto di Atacama è considerato il miglior sito astronomico terrestre grazie alla sua altitudine, ai cieli tra i più bui della Terra e a un’atmosfera estremamente stabile.

«Questo patrimonio naturale è motivo d’orgoglio per il Cile e costituisce una risorsa scientifica insostituibile – scrivono i firmatari –. Le scoperte rese possibili da questi telescopi appartengono all’intera umanità e superano qualsiasi frontiera nazionale». L’appello ora è nelle mani del governo cileno.

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