Decine di missili e 500 droni lanciati contro Kiev colpiscono molteplici obiettivi, ferendo decine di persone e causando due morti nella capitale ucraina. Il governo alle prese con l’inchiesta corruzione
Almeno due persone sono state uccise e 29 ferite nei nuovi attacchi russi con droni e missili lanciati su Kiev nelle prime ore di sabato. Il sindaco Vitali Klitschko, che ha confermato i decessi, ha riferito anche di incendi e danni diffusi causati dai detriti caduti dopo l’intercettazione dei droni sopra i cieli della città. A causa degli attacchi, inoltre, gran parte dell’area occidentale della capitale è rimasta senza elettricità per diverse ore, causando disaggi per almeno 600.000 persone.
Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha scritto su X che Mosca ha lanciato «decine di missili da crociera e balistici e oltre 500 droni» contro abitazioni, infrastrutture energetiche e siti critici, accusando la Russia di continuare a «uccidere e distruggere» mentre il mondo discute opzioni di pace.
Il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Tymur Tkachenko, ha inoltre riferito di «molteplici obiettivi» colpiti alla periferia della capitale. Stando a quanto riportato, l’antiaerea era in funzione ed è riuscita a bloccare parte degli attacchi nonostante la complessità dell’operazione.
Proseguono i colloqui di pace, ma Yermak non c’è
L’offensiva è arrivata alla vigilia di un nuovo round di colloqui di pace per far cessare il conflitto. Una delegazione di Kiev, non più guidata dall’ex braccio destro di Zelensky Andrij Yermak, incontrerà nel fine settimana i negoziatori statunitensi negli Stati Uniti. A guidarla sarà Rustem Umerov, Segretario del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale, che va a sostituire Yermak.
Il consigliere presidenziale e stretto alleato di Zelensky, si è dimesso dopo la perquisizione del suo appartamento nell’ambito dell’inchiesta su uno scandalo corruzione da 100 milioni di euro. Zelensky ha elogiato Yermak, considerato il suo braccio destro, ma ha chiarito che “non ci dovrebbe essere motivo di essere distratti da nient’altro che dalla difesa dell’Ucraina”.
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Una missione americana dovrebbe poi recarsi a Mosca nella seconda metà della prossima settimana per un incontro con Vladimir Putin, in quello che appare il tentativo più deciso degli ultimi mesi di riaprire uno spazio diplomatico nonostante i dubbi persistenti circa i punti principali del negoziato.
