Il rogo più grave degli ultimi 50 anni. Materiali infiammabili e impalcature di bambù tra le possibili cause. Centinaia di sfollati dai grattacieli di Wang Fuk Court. Le autorità arrestano tre responsabili per grave negligenza
Non è ancora finito l’inferno di cristallo di Hong Kong. Denso fumo nero esce dalle carcasse carbonizzate dei grattacieli di Wang Fuk Court, oltre un giorno dopo l’inizio del devastante incendio che ha causato oltre 83 vittime e lasciato decine di residenti intrappolati. È il rogo più letale registrato in città negli ultimi 50 anni.
Le cause non sono ancora chiare, ma secondo le autorità i materiali installati sulle facciate degli edifici potrebbero non aver rispettato gli standard antincendio, favorendo la propagazione delle fiamme.
Il complesso, costruito negli anni Ottanta, era avvolto da impalcature di bambù, un metodo diffuso nei cantieri di Hong Kong che avrebbe contribuito al rapido avanzamento del fuoco.
Arresti per omicidio colposo
La polizia ha arrestato due direttori di una società di costruzioni e un consulente, accusati di omicidio colposo. In uno degli edifici, hanno spiegato gli investigatori, erano stati installati pannelli in schiuma altamente infiammabili sulle finestre dei vani ascensore di ogni piano. Una scelta definita dagli inquirenti come “grave negligenza”.
Evacuazioni e soccorsi difficili
Oltre 900 persone sono state trasferite in rifugi temporanei, mentre più di 1.200 vigili del fuoco e operatori sanitari sono stati mobilitati. L’intervento è stato complicato dalle temperature estreme e dalla caduta di detriti, che impedivano ai mezzi di raggiungere i piani più alti: le scale delle autopompe arrivavano solo a metà dei 32 piani delle torri, mentre le fiamme salivano molto più in alto.
Emergenza alloggi per gli sfollati
La città ha aperto centri comunitari e una scuola per accogliere i residenti evacuati dal complesso di grattacieli popolari. Le immagini diffuse dai media locali mostrano anziani portati via dalle fiamme e poliziotti impegnati a bussare porta per porta per convincere i residenti a lasciare gli edifici in pericolo.
