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Kiev: «Produzione elettrica a zero, attesi blackout. A Pokrovsk 73 attacchi russi»

Centinaia di droni russi hanno colpito le infrastrutture energetiche ucraine, azzerando la produzione elettrica. A Pokrovsk, 73 attacchi respinti in un solo giorno


L’Ucraina sta cercando di ripristinare l’illuminazione e il riscaldamento dopo che i nuovi attacchi russi contro le infrastrutture energetiche hanno portato la capacità di produzione elettrica del Paese a “zero”. Secondo le autorità di Kiev, Mosca ha lanciato centinaia di droni kamikaze contro gli impianti energetici nella notte, provocando interruzioni diffuse di elettricità, riscaldamento e acqua in diverse città.

La società statale Centerenergo ha confermato che la capacità di generazione elettrica “è scesa a zero” dopo i raid. Il fornitore nazionale Ukrenergo ha avvertito che in gran parte delle regioni ucraine l’energia potrebbe mancare per 8-16 ore al giorno.

Nonostante un parziale miglioramento, Kiev, Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv, Poltava, Chernigiv e Sumy restano le regioni più colpite, con blackout a rotazione e gravi disagi per la popolazione. Proseguono i lavori di riparazione e vengono attuate deviazioni temporanee per garantire l’approvvigionamento di emergenza.

Scontri sul fronte di Pokrovsk

Sul fronte militare, lo Stato Maggiore ucraino ha segnalato 196 scontri nelle ultime 24 ore, con il settore di Pokrovsk che ha registrato l’attività più intensa.

Le forze ucraine affermano di aver respinto 73 attacchi russi, mentre Mosca ha lanciato un attacco missilistico e 54 raid aerei su posizioni ucraine e aree popolate, utilizzando 41 missili e sganciando 126 bombe aeree guidate.
Inoltre, secondo il bollettino militare di Kiev, le truppe russe hanno impiegato oltre 5.200 droni kamikaze e condotto quasi 4.700 bombardamenti sulle linee ucraine, un centinaio dei quali con sistemi a lancio multiplo.

Kharkiv

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