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Putin: «La sanzioni Ue e Usa sono atto ostile. Ma non ci fanno niente»

Il presidente russo ha aggiunto che, se la Russia dovesse essere colpita con missili Tomahawk, “la risposta sarebbe schiacciante”


Le nuove sanzioni alla Russia annunciate da Donald Trump e anche dall’Unione Europea sono “un atto ostile che non rafforza le relazioni russo-americane”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, citato dall’agenzia Tass.

“Nessun Paese si piega alla pressione”

Secondo il leader del Cremlino, “le sanzioni alle compagnie petrolifere russe sono un tentativo di mettere pressione su Mosca, ma nessun Paese che abbia rispetto di sé fa mai nulla sotto pressione”. Putin ha inoltre sottolineato che le nuove misure “non avranno un impatto significativo sull’economia russa”.

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“Risposta forte in caso di attacco”

Il presidente russo ha aggiunto che, se la Russia dovesse essere colpita con missili Tomahawk, “la risposta sarebbe molto forte, se non schiacciante”.

Medvedev: “Trump ha scelto il sentiero di guerra”

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha commentato sui social che gli Stati Uniti “sono ormai gli avversari della Russia” e che il “pacificatore Trump si è imbarcato sul sentiero di guerra”.
“Le decisioni prese – ha detto – sono un atto di guerra contro la Russia”.

Mosca: “Siamo immuni alle restrizioni”

Dal ministero degli Esteri russo arriva la convinzione che le sanzioni su Rosneft e Lukoil non creeranno problemi. “La Russia ha sviluppato un’immunità stabile alle restrizioni occidentali – ha dichiarato la portavoce Maria Zakharova – e continuerà a rafforzare il proprio potenziale economico e politico”.

La Cina sospende gli acquisti di petrolio russo

Secondo Reuters, le principali compagnie petrolifere statali cinesi – PetroChina, Sinopec, Cnooc e Zhenhua Oil – hanno sospeso l’acquisto di greggio russo trasportato via mare, per evitare di incorrere nelle sanzioni americane.
La decisione arriva mentre anche le raffinerie indiane, tra i principali acquirenti del petrolio russo, si preparano a ridurre drasticamente le importazioni.

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