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Trump-Putin presto a Budapest. “Facciamo il tunnel Russia-Alaska?”

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Per il premier ungherese Orbán il suo Paese è “l’unico in Europa a percorrere la via della pace“. Proposto un progetto avveniristico


L’annuncio di un nuovo incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin, previsto a Budapest, segna una nuova fase nei tentativi di mediazione sul conflitto in Ucraina. A confermare la notizia è stato il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, che ha riferito di una telefonata di due ore e mezza tra i due leader avvenuta giovedì scorso. «Mosca e Washington», ha dichiarato Ushakov «hanno immediatamente iniziato a preparare un nuovo incontro tra i due presidenti, che potrebbe aver luogo a Budapest». Secondo lo stesso consigliere, «il presidente degli Stati Uniti ha proposto Budapest come sede del vertice e il presidente russo ha sostenuto l’idea». La scelta della capitale ungherese, membro dell’Unione europea ma da anni in
posizione autonoma rispetto alla linea di Bruxelles su Mosca, risponde anche a valutazioni politiche.
Il primo ministro Viktor Orbán, da sempre critico verso le sanzioni alla Russia, ha ribadito che il suo Paese resta «l’unico in Europa a percorrere la strada della pace». Il consigliere del premier, Zoltán Kovács, ha spiegato: «Non abbiamo mai chiuso i canali del dialogo» e che l’Ungheria «ha scelto la cooperazione invece del confronto, il rispetto reciproco invece della stigma». A confermare la disponibilità del governo ungherese è stato anche il ministro degli Esteri Péter Szijjártó: «Attendiamo il presidente Putin. Gli daremo l’opportunità di entrare in Ungheria, avere un incontro di successo e poi tornare a casa. Non servono accordi con nessuno».

Budapest ha avviato nel 2023 il processo di ritiro dalla Corte penale internazionale, che aveva emesso un mandato d’arresto contro Putin per la deportazione di minori ucraini, rimozione che ora evita al governo
ungherese eventuali obblighi giuridici in caso di visita del leader russo. L’arrivo di Putin a Budapest pone tuttavia un problema pratico, ossia la rotta aerea. L’Ungheria è priva di sbocchi sul mare e confina quasi interamente con Stati membri dell’Unione europea, che mantiene il divieto di sorvolo per i velivoli russi.

Un portavoce della Commissione Ue ha chiarito che «i Paesi membri possono concedere deroghe individuali alla chiusura dello spazio aereo europeo nei confronti della Russia». Bruxelles ha precisato che «spetta ai governi nazionali autorizzare tali eccezioni» e che «il divieto di viaggio Ue non si applica allo zar, ma il blocco dello spazio aereo europeo resta formalmente in vigore». Secondo fonti diplomatiche, Putin potrebbe raggiungere la capitale ungherese tramite la Serbia, l’unico Paese confinante non appartenente all’Unione. Altre opzioni prevedono la concessione di deroghe temporanee da parte di Romania o Bulgaria, oppure un lungo tragitto alternativo attraverso Mar Nero, Turchia e Balcani occidentali, con un volo di circa cinquemila chilometri.

L’incontro di Budapest segue quello del 15 agosto scorso in Alaska e potrebbe avvenire nelle prossime settimane. A prepararlo saranno una serie di colloqui preliminari tra il segretario di Stato americano, Marco Rubio, e il ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov. Le due delegazioni lavoreranno a un vertice di alto livello che precederà il bilaterale tra i presidenti. Il vertice alla Casa Bianca tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuto venerdì, si è invece concluso con tensioni. Secondo ricostruzioni di Cnn e Axios, il tycoon avrebbe negato a Kiev la fornitura dei missili a lungo raggio Tomahawk. Axios ha riferito che «Zelensky sperava di lasciare Washington con impegni su nuove armi, ma ha trovato Trump in uno stato d’animo diverso dopo la telefonata con Putin».

Nelle stesse ore, dal Cremlino il consigliere economico Kirill Dmitriev ha lanciato una proposta destinata a sollevare polemiche: la costruzione di un tunnel sotto lo stretto di Bering per collegare Russia e Alaska.
L’idea, rilanciata sul social X, è stata definita da Trump «interessante». Dmitriev ha scritto che «con la tecnologia moderna della Boring Company questo può diventare un tunnel Putin-Trump sotto lo stretto di Bering». Parlando con Zelensky, il presidente americano ha scherzato: «Ti piace questa idea?». «Non ne sono entusiasta», ha risposto il leader ucraino, suscitando risate al tavolo. Il progetto, stimato in otto miliardi di dollari, viene presentato dal consigliere russo come «simbolo di unità» tra Mosca e Washington. Dmitriev, che guida il fondo sovrano russo, ha invitato Elon Musk a «costruire questa infrastruttura come ponte della pace».In attesa della definizione della data del vertice, il governo ungherese si prepara a ricevere i due leader. «Oggi l’Ungheria è l’unico Paese in Europa in cui c’è una reale possibilità che i colloqui fra Usa e Russia possano infine portare la pace», ha ribadito Kovács. «Bruxelles può averci isolato, ma noi continuiamo a negoziare».

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