Macron accetta le dimissioni del ministro: nominato il 9 settembre, oggetto di critiche di opposizione e destra. Scivola la Borsa di Parigi
Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha rassegnato le proprie dimissioni al presidente Emmanuel Macron, che le ha accettate nella serata di ieri. Lo ha annunciato l’Eliseo, spiegando che la decisione è maturata “in un clima di collaborazione e responsabilità”.
Nominato soltanto il 9 settembre, Lecornu era finito nel mirino dell’opposizione e della destra dopo aver rivelato in anticipo, domenica sera, parte della composizione del suo governo. Domani avrebbe dovuto presentare all’Assemblea nazionale la sua dichiarazione di politica generale.
Con la sua uscita di scena, a 27 giorni dalla nomina, Lecornu diventa il premier con il mandato più breve della storia francese. “Lascia Matignon con il record di brevità”, scrive Le Figaro, mentre cresce la pressione politica sull’Eliseo. Il leader del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha chiesto a Macron di sciogliere l’Assemblea nazionale e convocare nuove elezioni legislative.
Le dimissioni hanno avuto un impatto immediato sui mercati: la Borsa di Parigi ha chiuso in forte ribasso, con il Cac 40 in calo dell’1,75% a 7.938 punti. Lo spread tra Francia e Italia si è portato a –4,2 punti, con il rendimento dei titoli italiani salito al 3,55% e quello francese al 3,59%.
A soffrire di più sono stati i bancari, con Société Générale (-5,61%), BNP Paribas (-4,45%) e Crédit Agricole (-4,43%) in forte flessione, insieme all’assicurativo Axa (-3,37%) e al colosso della distribuzione Carrefour (-2,6%).