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Attacco a sinagoga di Manchester, 4 accoltellati e investiti. Ucciso aggressore

L’incidente nella zona di Crumpsall nel giorno di Yom Kippur. Rientro anticipato dal vertice di Copenaghen per il premier Keir Starmer


Un accoltellamento si è verificato oggi fuori da una sinagoga di Manchester, nel nord dell’Inghilterra. Lo riferisce la polizia britannica, intervenuta sul posto. Il sindaco della città, Andy Burnham, in contatto con la polizia, ha definito l’episodio “grave”. La polizia ha confermato che un sospetto è stato colpito con arma da fuoco e che quattro persone sono rimaste ferite, investite da un’auto e accoltellate davanti alla sinagoga di Crumpsall, a nord della città. Una delle vittime dell’attacco sarebbe una guardia di sicurezza della sinagoga.

«Siamo stati chiamati alle 9.31 – ha riferito la Greater Manchester Police – da un cittadino che aveva assistito a un’auto lanciata contro un gruppo di persone e all’accoltellamento di un uomo nei pressi della Heaton Park Hebrew Congregation Synagogue, in Middleton Road».

L’attacco appare concluso, stando alle parole di Burnham, secondo il quale dopo l’intervento della polizia non ci sono ulteriori “pericoli imminenti” per la collettività anche se dinanzi alla sinagoga di Manchester è stato vista arrivare anche un’unità degli artificieri con un veicolo per la neutralizzazione di potenziali ordigni esplosivi.

Quello di Middleton Road è un tempio frequentato da fedeli ortodossi askhenaziti completato nel 1967. I media britannici sottolineano come l’attacco – la cui potenziale matrice terroristica e il cui movente resta da chiarire – è avvenuto nel giorno di Yom Kippur, festività sacra per gli ebrei.

Il premier britannico Keir Starmer ha annunciato il rientro anticipato dal vertice paneuropeo di Copenaghen per seguire da vicino gli sviluppi investigativi dell’attacco. Lo riporta la Bbc.

Starmer, a quanto si è appreso da Downing Street, ha convocato nel pomeriggio a Londra una riunione ad hoc del comitato Cobra per le emergenze – con la presenza dei ministri interessati e dei vertici investigativi e dei servizi d’intelligence – che intende presiedere in prima persona.

Jonathan Romain, rabbino emerito della Sinagoga di Maidenhead e attuale presidente del Rabbinic Court of Great Britain, ha detto di essere “inorridito” da quanto accaduto. All’agenzia PA ha dichiarato: «Questo è il peggior incubo per ogni rabbino o per ogni ebreo. Non solo è un giorno sacro, il più sacro del calendario ebraico, ma è anche un momento di grande raduno, quando la comunità ebraica, sia religiosa che laica, si ritrova insieme». Ha aggiunto: «Questo episodio alimenterà inevitabilmente i timori già diffusi tra molti ebrei, ossia che la violenza politica possa trasformarsi in odio religioso».

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