Il ministero degli Esteri israeliano ha accusato la Flotilla di voler compiere un atto di provocazione piuttosto che una missione umanitaria. «La flottiglia – ha scritto su X – ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare gli aiuti a Cipro per trasferirli pacificamente a Gaza, così come aveva già respinto altre due proposte israeliane. Più chiaro di così non si può: non si tratta di aiuti, ma di servire Hamas».
Le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla hanno lasciato Creta e stanno proseguendo in acque internazionali verso sud-est. La situazione resta delicata, come spiega la portavoce italiana del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia: «È stata una notte difficile per il mare molto mosso. Le imbarcazioni sono state monitorate da droni che questa volta si sono mantenuti alti. Non ci sono stati attacchi e le navi vengono seguite a distanza da una fregata della Marina. L’idea è di proseguire verso la Striscia».
LEGGI: Gli italiani della Flotilla: “Non ci fermiamo”. Incidenti vicino all’aeroporto di Torino
Sul fronte diplomatico, la delegazione italiana della Flotilla ha incontrato Guido Crosetto. “La priorità mia e del governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi” ha detto il ministro della Difesa. Crosetto si è detto “certo che si possano ottenere risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi, mezzi e sistemi, come ho ribadito loro, ringraziando per il confronto sincero e corretto. Rischiamo effetti drammatici”. La scelta di continuare la rotta verso Gaza continua a sollevare dibattito nel panorama politico italiano.
«Speriamo che le cose vadano nel verso giusto, c’è sempre tempo per ripensarci», ha dichiarato il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, durante l’intervento conclusivo della festa del partito a Telese Terme. Tajani ha sottolineato la disponibilità al dialogo: «Io sono sempre pronto a parlare, anche con chi mi attacca».