La capitale britannica è stata teatro di una giornata di forte tensione, segnata da momenti di violenza e da un imponente dispiegamento di forze dell’ordine. Oltre 100.000 persone hanno partecipato a una marcia nel cuore di Londra organizzata dall’attivista di estrema destra Tommy Robinson, mentre nelle strade vicine si è svolta una contro-manifestazione promossa dai movimenti antirazzisti.
La marcia, intitolata «Unite the Kingdom», ha visto i partecipanti radunarsi a Whitehall, dove si sono alternati diversi interventi, tra cui quello del miliardario Elon Musk, collegato in videolink. L’iniziativa è stata presentata come un grande raduno patriottico, ma ha attirato anche gruppi noti per le loro posizioni radicali in materia d’immigrazione. Dall’altra parte, circa 5.000 persone hanno preso parte alla contro-protesta indetta da Stand Up To Racism (SUTR), che ha sventolato cartelli con slogan come «Refugees welcome» e «Stop the far right».
La polizia metropolitana ha parlato di «aggressioni significative» e ha confermato l’arresto di almeno nove persone. Alcuni agenti sono stati colpiti da oggetti lanciati dalla folla, tra cui bottiglie di vetro, aste metalliche e lattine di birra. Per contenere i disordini sono stati dispiegati circa 1.000 agenti, con il supporto di altri 500 arrivati da diverse contee, tra cui Leicestershire, Nottinghamshire e Devon & Cornwall. Sono state inoltre predisposte barriere per delimitare aree «sterili» e impedire lo scontro diretto tra i due schieramenti.
Poco dopo le 15:00, Whitehall è stata divisa in due dalla linea della polizia. Da una parte i sostenitori di Robinson sventolavano bandiere del Regno Unito e di San Giorgio, dall’altra gli attivisti antirazzisti intonavano cori e mostravano striscioni contro l’estrema destra. La tensione è però esplosa quando gruppi di manifestanti hanno tentato di forzare i cordoni e raggiungere i rivali.
«Gli agenti stanno intervenendo in più punti per fermare i partecipanti di Unite the Kingdom che cercano di accedere alle aree interdette, violare i cordoni o avvicinarsi agli altri gruppi», ha comunicato la Met Police sul social X. «Diversi agenti sono stati aggrediti».
La situazione è degenerata ulteriormente nel pomeriggio. Intorno alle 16:25, vicino a Trafalgar Square, un folto gruppo di sostenitori di Robinson ha cercato di sfondare le linee della polizia, costringendo gli agenti a estrarre i manganelli e a usare la forza per respingerli. In più punti sono arrivati rinforzi: squadre antisommossa e unità a cavallo hanno fatto irruzione tra i manifestanti per contenere la pressione della folla.
La giornata si è conclusa con un bilancio pesante in termini di ordine pubblico: diverse cariche di alleggerimento, scontri ravvicinati e lanci di oggetti che hanno ferito alcuni agenti. Le immagini diffuse dai media britannici mostrano una capitale blindata, in cui la polizia ha dovuto ricorrere a misure straordinarie per impedire che la violenza degenerasse ulteriormente.
Il raduno di Londra conferma la crescente polarizzazione del dibattito politico e sociale nel Regno Unito, dove i movimenti di estrema destra continuano a mobilitare grandi numeri, trovando però una resistenza altrettanto determinata nelle piazze antirazziste. Per le forze dell’ordine, la sfida resta quella di garantire la libertà di manifestare, evitando che le tensioni si trasformino in episodi di violenza sempre più gravi.