Le missioni di ricerca sul ghiacciaio Mendenhall, in Alaska, si interrompono. Le autorità locali hanno annunciato la sospensione delle operazioni per recuperare il corpo di Riccardo Pozzobon, il geologo italiano di 41 anni scomparso dopo essere caduto in un canale di acqua di fusione. L’accademico dell’Università di Padova è stato ufficialmente dichiarato deceduto dalle autorità di soccorso impegnate nelle operazioni.
Secondo quanto riferito dagli Alaska Wildlife Troopers, l’incidente è avvenuto il 2 settembre: Pozzobon stava riempiendo una borraccia quando ha perso l’equilibrio, precipitando in un torrente glaciale che lo ha trascinato in una fessura verticale larga poco più di sessanta centimetri. I due compagni di viaggio hanno tentato invano di aiutarlo, mentre le squadre specializzate di soccorso hanno dovuto arrendersi alla furia dell’acqua. Gli esperti di Juneau Mountain Rescue hanno giudicato «troppo pericoloso» proseguire con il recupero.
Pozzobon era partito dall’Italia il 26 agosto per una spedizione scientifica che si sarebbe dovuta concludere questo fine settimana. Ad attenderlo, a Selvazzano Dentro, vicino Padova, c’erano la moglie Claudia, il loro figlio piccolo, i genitori e la sorella. La notizia della sua morte ha scosso non solo la comunità locale ma anche il mondo accademico e scientifico internazionale.
La Società Geologica Italiana ha parlato di una perdita «devastante», ricordandolo come «una persona meravigliosa, buona, allegra, generosa, empatica e gentile, oltre che un ricercatore appassionato che ha dato contributi significativi alle scienze planetarie». È stato annunciato l’avvio di una raccolta fondi a sostegno della famiglia.
Dall’Università di Padova, il direttore del Dipartimento di Geoscienze Nicola Surian ha diffuso un messaggio toccante: «Riccardo, in missione in Alaska, ci ha lasciato il 2 settembre. Lascia un grande vuoto, come uomo e come ricercatore. In questo momento di grande dolore esprimiamo il nostro cordoglio più profondo ai suoi familiari e ai suoi amici».
Pozzobon aveva dedicato la sua carriera alla geologia planetaria, collaborando con l’Agenzia Spaziale Europea nel programma Pangea, dedicato all’addestramento degli astronauti nello studio delle strutture geologiche rilevanti per le missioni spaziali. I suoi studi sui tubi di lava hanno contribuito a chiarire come simili ambienti possano costituire potenziali habitat sulla Luna.
L’astronauta Luca Parmitano, atteso a Padova nei prossimi giorni per un evento accademico al quale Pozzobon avrebbe dovuto partecipare, ha espresso il suo cordoglio, e con lui anche moltissimi altri esponenti della comunità scientifica italiana e internazionale.