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Londra vieta gli energy drink ai minori: «Troppa caffeina»

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Energy drink rischiosi per la salute cardiovascolare ed eccitanti pericolosi per i comportamenti dei giovani: se il gigante Europa – dopo anni di dibattiti, audizioni e sollecitazioni della comunità scientifica – ha negli anni partorito solo un topolino (tali bevande sono vietate solo alle donne in gravidanza e ai minori con meno di 12 anni), è ora il governo britannico ad accelerare per rendere più stringenti le regole a tutela dei consumatori. Il dito è puntato soprattutto sull’eccesso di caffeina e una serie di altre molecole dubbie dal punto di vista della salubrità.

Il governo laburista britannico ha infatti annunciato una legge per vietare a chiunque abbia meno di 16 anni di acquistare in Inghilterra bevande energetiche in negozi, ristoranti, bar, distributori automatici e online. Si stima che fino a un terzo degli adolescenti nel Regno Unito consumano questo tipo di bevande ogni settimana, nonostante la maggior parte dei supermercati abbia già introdotto un divieto in forma volontaria. Il ministro della Sanità Wes Streeting ha affermato che l’iniziativa dell’esecutivo di Keir Starmer vuole rispondere alle preoccupazioni di genitori e insegnanti.

Alcune delle bevande più popolari contengono più caffeina di due o tre tazzine di caffè. Saranno invece esentate dalla messa al bando le bevande a basso contenuto di caffeina, come la Coca Light. L’iter del nuovo provvedimento prevede una consultazione di 12 settimane in cui verranno sentiti esperti dei vari settori. Lo chef televisivo Jamie Oliver ha ripetutamente messo in guardia dagli effetti che gli energy drink possono causare. «Stiamo parlando di tre o quattro dosi di espresso in una di queste lattine e molto zucchero.

Quindi un vero incubo per la salute, ha detto in un video pubblicato su X l’anno scorso. Stiamo impedendo ai negozi di vendere bevande energetiche ad alto contenuto di caffeina ai minori di 16 anni, così che possano presentarsi a scuola pronti a imparare» scrive su X il premier britannico Keir Starmer.

Il parere dei medici

Ma cosa dicono invece i medici? Maurizio Santomauro già dirigente medico cardiologo presso l’Università Federico II Napoli e presidente nazionale confermato per il prossimo triennio della Giec Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche Società scientifica impegnata anche nella formazione, è netto: «Gli energy drink – avverte – superano di gran lunga i limiti di caffeina stabiliti dalle linee guida e se aggiunti ad altre tazze di caffè che si assumono al mattino e durante la giornata possono essere un rischio serio per la salute cardiovascolare».

Il loro consumo può essere causa di aritmie cardiache e fibrillazioni, talvolta arrivando anche a scatenare infarti o ictus e dunque un rischio per i giovani sportivi che ne fanno largo uso per sostenere gli allenamenti ovvero per i camionisti categoria che ne fa un uso sistematico per sostenere i lunghi viaggi per il trasporto delle merci.

«Il rischio cardiaco dell’abuso di caffeina amplificato con un uso incongruo degli energy drink da parte dei giovani soprattutto in ambito sportivo è documentato – avverte Santomauro – al superamento dei valori soglia di caffeina possono scattare gravi aritmie aggravate dallo sforzo fisico. Ogni lattina contiene 80 mg di caffeina e la soglia massima di tolleranza in un ragazzo dai 16 anni in su si raggiunge già con due lattine e un paio di caffè al mattino. Tra l’altro d’estate il rischio è doppio in quanto il caldo intenso spinge persone di qualunque età a consumare tali prodotti con la convinzione di reintegrare così i preziosi sali minerali persi con il sudore.

Nulla di più sbagliato. Soprattutto nella popolazione giovanile nelle serate in discoteca si registra poi un’impennata nei consumi degli energy drink, spesso in abbinamento con bevande alcoliche e in ogni caso al di fuori di un qualsiasi controllo vista anche la loro enorme diffusione nella rete commerciale senza informazioni sui rischi per la salute. Credo sia giusto regolamentare se non vietare per legge l’uso nei bambini e negli atleti in età scolare – spiega Santomauro. Sono quasi 200 i marchi disponibili in più di 140 paesi e rappresentano un mercato in forte espansione. Negli Usa il 31% dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni ne ha dichiarato un consumo regolare e la quantità di caffeina consentita nel prodotto varia da paese a paese oscillando dai 50 ai 505 mg/lattina.

Ogni lattina contiene caffeina pari a due o tre espressi

Sul mercato italiano questi prodotti sono presenti dal 1988 e i dosaggi di caffeina e di taurina consentiti per lattina sono rispettivamente di 75-80 mg e 1.000 mg. Una tazzina di caffè espresso, a seconda della miscela, contiene tra i 53,8 e i 141,3 mg di caffeina. Una lattina media, da 250 ml, ne contiene dunque quanto due o tre espressi. Ma spesso il consumo non è sporadico. «La caffeina agisce liberando in misura massiccia calcio nel cuore – sottolinea l’esperto – e questo può causare aritmie anche fatali e compromettere la capacità del muscolo cardiaco di usare l’ossigeno con danni su tutto l’organismo.

Oltre alla caffeina, poi, il 52% di queste bibite contiene taurina, il 33% glucuronolattone e due terzi vitamine. I giovani, tipicamente, le consumano di sera, in bar e discoteche, spesso in dosi massicce per non sentire l’effetto dell’alcol che bevono durante la stessa serata con gravi rischi per la salute, di incidenti stradali. I ragazzi le consumano durante o dopo l’attività sportiva rischiano poi di amplificare gli effetti negativi sul cuore.

Per questo motivo le persone con aritmie catecolaminergiche, come i bambini affetti da sindrome del Q-T lungo o Sindrome di Brugada, non dovrebbero mai in nessun caso assumere queste bevande che possono peggiorare le loro condizioni con conseguenze anche fatali». A dosi moderate la caffeina può migliorare la concentrazione e
l’attenzione negli adulti ma quando viene consumata in quantitativi elevati può causare ansietà, agitazione, insonnia, problemi gastrointestinali e appunto aritmie

Si ritiene che la soglia massima giornaliera di caffeina per evitare che la sostanza possa avere effetti negativi sulla salute sia di 6 mg/kg (per esempio una persona di 65 kg non dovrebbe superare i 400 mg al giorno), ma tale soglia è più bassa per i bambini (2,5 mg/kg) e le donne in gravidanza che non dovrebbero superare i 300 mg di caffeina al giorno. In più va sottolineato che gli effetti dannosi della caffeina negli adolescenti (che comprendono comportamenti iperattivi e indisciplinati) possono essere aggravati dal consumo di alcol.

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