Vladimir Putin ha invitato ufficialmente il leader supremo nordcoreano Kim Jong-un a recarsi in Russia durante un lungo incontro bilaterale a Pechino, tenutosi a margine della grande parata militare organizzata dalla Cina per celebrare gli 80 anni dalla vittoria della Seconda Guerra Mondiale. L’invito è stato ripreso in un video diffuso dal Cremlino. Kim, dal canto suo, ha promesso di fare «tutto il possibile per assistere» Mosca, consolidando ulteriormente un’alleanza che negli ultimi due anni si è rafforzata in maniera significativa.
A Pechino, entrambi i leader hanno preso parte alla cerimonia inaugurale, apparendo accanto a Xi Jinping e sfilando insieme sul tappeto rosso diretto verso Piazza Tiananmen, in un chiaro segno che la loro presenza è stata particolarmente gradita da parte delle autorità cinesi. È la prima volta che i tre leader vengono visti riuniti nello stesso luogo, a testimonianza di un avvicinamento politico e militare che sta assumendo rilevanza globale.
LEGGI: La Cina mostra i muscoli davanti a Putin e Kim: “Scegliete fra pace e guerra”
Durante l’incontro bilaterale tra Putin e Kim, durato oltre due ore, il nordcoreano è stato ripreso mentre salutava Putin con un «ci vediamo presto» e un abbraccio. «Ti aspettiamo, vieni a trovarci», ha replicato il presidente russo. Un’eventuale visita in Russia di Kim Jong-un rappresenterebbe solo la terza trasferta all’estero per il leader nordcoreano negli ultimi sei anni: la prima nel 2023, quando si recò nell’Estremo Oriente russo, la seconda a Pechino in questi giorni, arrivando a bordo del suo caratteristico treno blindato.
Dall’inizio della guerra in Ucraina, la Corea del Nord è diventata un alleato strategico per Mosca, fornendo armi e uomini. Pyongyang ha inviato artiglieria, missili e migliaia di soldati, impiegati nella regione russa di Kursk, dove le forze ucraine avevano condotto un’incursione oltre confine che ha minacciato di provocare una breccia molto pericolosa per il Cremlino. Sebbene inizialmente negato, il dispiegamento è stato confermato e riconosciuto da Mosca, che lo definito ufficialmente un sostegno fondamentale allo sforzo bellico.
Nel 2023, Russia e Corea del Nord hanno siglato un accordo di mutua assistenza che obbliga entrambe le parti a fornire «supporto militare e di altro tipo» in caso di attacco a una delle due nazioni. Putin ha pubblicamente ringraziato Kim per l’invio delle truppe, definendo i soldati nordcoreani impegnati in Ucraina come combattenti «coraggiosi ed eroici» nelle battaglie nella regione di Kursk. Anche durante la parata militare tenutasi a Mosca il 9 maggio scorso il presidente russo ha più volte accennato allo sforzo nordcoreano sul fronte ucraino, ennesimo segnale della vicinanza tra le due Nazioni.
LEGGI: L’anti-Occidente alla corte di Xi Jinping
Questo nuovo vertice a Pechino rafforza dunque un asse politico e militare ormai molto solido e che preoccupa l’Occidente, soprattutto per il potenziale coordinamento strategico tra Russia, Corea del Nord e Cina in chiave antiamericana. L’invito di Putin a Kim a visitare Mosca appare come un ulteriore segnale di sfida alle potenze occidentali, in un contesto in cui Mosca cerca di sostituire le relazioni economiche e militari interrotte con l’Europa con nuove alleanze in Asia.