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Attesa per l’incontro Trump-Putin: la sorte dell’Ucraina in bilico

L’Alaska si prepara ad accogliere il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, previsto per il 15 agosto presso la base militare di Elmendorf-Richardson, ad Anchorage. L’incontro, atteso con grande interesse internazionale, potrebbe rappresentare una svolta nel conflitto in Ucraina. Le Nazioni Unite, tramite il portavoce Stephane Dujarric, hanno accolto positivamente l’iniziativa: «Seguiamo con favore il dialogo costruttivo tra gli Stati membri. Per quanto riguarda l’Ucraina, ribadiamo naturalmente il nostro appello urgente per un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato».

Non tutti, però, accolgono con ottimismo il vertice. Mykhailo Podolyak, primo consigliere di Volodymyr Zelensky, ha dichiarato: «Putin non è pronto per negoziati realistici. Il suo compito principale è di prendere tempo, di fuorviare l’amministrazione americana. […] Senza conflitto, Mosca perde il suo peso nel mondo». Ribadendo l’urgenza della presenza ucraina nei colloqui, Podolyak ha aggiunto: «Come si può pensare di risolvere le questioni ucraine senza la presenza dell’Ucraina e senza Zelensky?».

Anche il presidente ucraino è intervenuto, sottolineando la necessità di azione coordinata: «Dobbiamo fare pressione sulla Russia affinché raggiunga una pace onesta. I nostri sforzi coordinati […] possono sicuramente costringere la Russia a raggiungere la pace».

L’Europa osserva con cautela. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato: «Noi sosteniamo l’iniziativa di Trump, è un passo in avanti. […] Ma per un accordo serve per forza anche Kiev. La pace non si può fare senza i diretti interessati, russi e ucraini». Tajani ha inoltre ribadito che “la Ue deve partecipare alle trattative” e che “la pace non può essere una resa dell’Ucraina”. Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha affermato che «gli ucraini hanno perso la guerra. La Russia ha vinto questa guerra».

Il portavoce del Ministero degli Esteri russo Alexey Fadeev ha minimizzato le consultazioni europee: «Consideriamo le consultazioni richieste dagli europei come un’azione politicamente e praticamente insignificante».

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