Il presidente degli Stati Uniti festeggia in un post su Truth Social: «Un anno fa eravamo morti, ora siamo il Paese più rispettato al mondo»
WASHINGTON – “Oggi è l’anniversario dei primi sei mesi del mio secondo mandato. Importante sottolineare che viene salutato come uno dei periodi più significativi per qualsiasi Presidente. In altre parole, abbiamo fatto molte cose buone e grandiose, tra cui la fine di numerose guerre con paesi che non avevano alcun legame con noi se non quello commerciale e, in alcuni casi, l’amicizia. Un anno fa il nostro Paese era morto, con quasi nessuna speranza di rinascita. Oggi gli Stati Uniti sono il Paese più in voga e il più rispettato al mondo”. Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un post su Truth Social.
“I miei numeri nei sondaggi all’interno del Partito Repubblicano e del MAGA – aggiunge – sono aumentati significativamente da quando la bufala di Jeffrey Epstein è stata smascherata. Hanno raggiunto il 90%, il 92%, il 93% e il 95% in vari sondaggi, e sono tutti record per il Partito Repubblicano”.
Ma l’affaire Epstein appare più insidioso del previsto. Alla Casa Bianca temono che possa offuscare i risultati raggiunti in questi mesi: il pugno duro sull’immigrazione, la politica dei dazi, il cambio di rotta sull’Ucraina, il taglio delle tasse. Trump continua a definire il caso una “montatura dei democratici”. E proprio verso i liberal si sta concentrando la sua controffensiva. Trump ha accusato Barack Obama e i suoi collaboratori di frode elettorale, citando presunte prove – rivelate dalla direttrice dell’intelligence Tulsi Gabbard – che dimostrerebbero come durante l’amministrazione Obama furono manipolate e nascoste informazioni sulle interferenze russe nel voto del 2016, allo scopo di danneggiare la sua prima campagna.
I festeggiamenti alla Casa Bianca coincidono con un anniversario simbolico: un anno fa, il 21 luglio 2024, Joe Biden annunciava il suo ritiro dalla corsa alla presidenza, lasciando il campo alla vice Kamala Harris.
