Le onde sarebbero state in grado di colpire le coste entro un raggio di 300 chilometri dall’epicentro. L’allarme è poi rientrato
Tre potenti terremoti, con magnitudo rispettivamente di 7.4, 6.7 e 5.2, sono stati registrati oggi al largo delle coste dell’estremo Oriente russo, vicino alla città di Petropavlovsk-Kamchatsky. L’Istituto geofisico statunitense USGS ha confermato la sequenza sismica e ha attivato un avviso tsunami.
Le onde avrebbero potuto colpire le coste entro un raggio di 300 chilometri dall’epicentro, situato a circa 20 km di profondità.
Poco dopo però il Pacific Tsunami Warning Center e le autorità russe hanno sospeso l’allerta, ritenendo conclusa la fase critica. Storicamente, la penisola di Kamchatka è una zona altamente sismica, teatro in passato di eventi estremi come il terremoto del 1952 di magnitudo superiore a 9, che generò un devastante tsunami.