Home / Mondo / Wsj: Comandante Air India spense i motori, il panico del co-pilota

Wsj: Comandante Air India spense i motori, il panico del co-pilota

air india

Diffusi dal Wall Street Journal nuovi dettagli sul dialogo in cabina prima dello schianto. Sabharwal era un pilota veterano, Kunder trentenne


Emergono nuovi elementi nell’inchiesta sull’incidente che ha coinvolto il volo Air India: secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’attenzione si sposta ora sul comandante del Boeing 787 Dreamliner. Una registrazione della scatola nera avrebbe infatti registrato un dialogo tra i due piloti, da cui risulta che sarebbe stato proprio il comandante, Sumeet Sabharwal, a disattivare gli interruttori che regolavano il flusso di carburante ai motori. A rivelarlo sono fonti vicine alla valutazione preliminare delle prove in mano agli investigatori statunitensi.

Il primo ufficiale, Clive Kunder, avrebbe reagito con sorpresa e panico, chiedendo al comandante perché avesse spostato gli interruttori sulla posizione “cutoff” subito dopo il decollo. Sabharwal, al contrario, appariva calmo. Il rapporto preliminare delle autorità indiane, pubblicato la scorsa settimana, aveva riportato il contenuto dello scambio in cabina senza però specificare chi avesse pronunciato le singole frasi.

air india

Sabharwal era un pilota veterano, mentre Kunder poco più che trentenne. Secondo alcuni piloti statunitensi che hanno analizzato il dossier, al momento del decollo il primo ufficiale aveva i comandi – e quindi le mani occupate – mentre il comandante, in qualità di pilota di monitoraggio, era libero di intervenire su altri comandi.

Il rapporto indiano non attribuisce responsabilità né indica con certezza le cause dell’incidente. Non vengono escluse, infatti, ipotesi di malfunzionamenti, difetti di progettazione o errori di manutenzione.

L’amministratore delegato di Air India, Campbell Wilson, ha invitato il personale a non trarre conclusioni affrettate, ricordando che l’indagine è ancora in corso. Un portavoce della compagnia ha ribadito la piena collaborazione con le autorità. Il Ministero dell’Aviazione Civile indiano, contattato dal Journal, ha definito la ricostruzione “unilaterale”, senza rilasciare ulteriori commenti.

A bordo del volo Air India AI 171 (Boeing 787) diretto da Ahmedabad a Londra, precipitato il 12 giugno 2025 poco dopo il decollo, c’erano 242 passeggeri e membri dell’equipaggio. Nell’incidente c’è stato un unico sopravvissuto, Vishwash Kumar Ramesh, cittadino britannico di origine indiana seduto in 11A, accanto a un’uscita d’emergenza. Ramesh ha raccontato di essere riuscito miracolosamente a uscire dall’aliante.

Lo schianto è avvenuto nella zona di Meghani Nagar, all’interno del campus del B.J. Medical College, travolgendo residenze studentesche e ospedaliere e causando 19 vittime.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *