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Netanyahu: «Dopo la tregua torneremo ad assediare Gaza»

Benjamin Netanyahu

Fonti mediche, almeno 23 palestinesi uccisi oggi negli attacchi israeliani. Trump: «Spero si risolva entro la prossima settimana»


Il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe assicurato al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich che, una volta terminato il possibile cessate il fuoco di 60 giorni attualmente in discussione a Doha, Israele riprenderà le operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Channel 12, citando fonti vicine ai recenti colloqui tra i due leader.

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Secondo quanto trapelato, Netanyahu avrebbe illustrato un piano per trasferire la popolazione civile verso sud e imporre un assedio totale al nord di Gaza, con l’obiettivo di separare i civili da Hamas e proseguire le operazioni militari dopo la tregua. “Finora sono stato impegnato con l’Iran, ora posso assicurarmi che l’esercito segua le mie istruzioni”, avrebbe dichiarato il premier, spiegando i ritardi nell’offensiva a Gaza con la necessità di pianificare il confronto con Teheran.

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Smotrich, insieme al ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir, ha già minacciato di ritirare il sostegno al governo se dovesse essere raggiunto un accordo che lasci Hamas al potere nella Striscia. Entrambi sarebbero stati convocati da Netanyahu negli ultimi giorni per chiarimenti, nel tentativo di mantenere coesa la coalizione.

Intanto, il bilancio delle vittime palestinesi continua a salire. Secondo Al Jazeera, almeno 23 persone sono state uccise oggi nei bombardamenti israeliani, tra cui una donna colpita nei pressi dell’università a sud di Gaza City. Il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha aggiornato a 58.026 il numero dei morti o presunti tali dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023. Più della metà delle vittime sarebbero donne e bambini, ma i dati non sono verificabili in modo indipendente e non distinguono tra civili e miliziani.

Sul fronte politico, il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha chiesto ad Hamas il rilascio degli ostaggi israeliani e la consegna delle armi all’ANP, ribadendo che il gruppo islamista “non governerà la Striscia di Gaza” dopo la fine del conflitto. Lo riportano l’agenzia palestinese Wafa e diversi media israeliani. Durante un incontro ad Amman con l’ex premier britannico Tony Blair, Abbas ha inoltre chiesto il rilascio dei detenuti palestinesi dalle carceri israeliane, un cessate il fuoco immediato e l’ingresso libero degli aiuti umanitari a Gaza.

Infine, Donald Trump, rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha espresso la speranza che la crisi di Gaza “si risolva nel corso della prossima settimana”, lasciando intendere che la questione è al centro delle preoccupazioni internazionali.

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