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Texas, oltre 100 morti. Trump evita le accuse: «Nessuno ha colpa»

L'alluvione in Texas

Funzionari: «Previsioni del NWS hanno sottostimato l’intensità delle piogge». Ex membri del servizio meteorologico: «Carenza di personale»


I soccorritori proseguiranno martedì la ricerca tra le macerie lasciate dalle devastanti inondazioni che hanno colpito il Texas centrale, anche se le speranze di trovare superstiti si affievoliscono con l’aumentare del bilancio delle vittime, salito ad almeno 104 morti. Mentre incalzano le domande su quanto i tagli alle agenzie federali possano aver contribuito alla tragedia, il presidente Trump ha invitato a non cercare colpevoli. I Democratici, tra cui il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer, hanno richiesto un’indagine sui tentativi dell’amministrazione di ridimensionare il Servizio Meteorologico Nazionale (NWS).

Secondo i funzionari del Texas, le previsioni del NWS avrebbero sottostimato l’intensità delle piogge cadute la scorsa settimana. Ex membri del servizio meteorologico hanno evidenziato che la carenza di personale avrebbe compromesso la comunicazione tempestiva con le autorità locali per l’emissione di allarmi per le inondazioni improvvise. Le autorità della contea di Kerr – la più colpita, dove si sono verificate la maggior parte delle morti – hanno riferito che in passato i residenti si erano opposti ai costi di installazione di un sistema d’allarme. Il vicegovernatore del Texas, Dan Patrick, ha chiesto che entro l’estate prossima vengano installate sirene di allerta. Anche il senatore repubblicano Ted Cruz ha affermato che sarà necessario un “attento esame di quanto accaduto” per limitare future vittime dovute a inondazioni improvvise.

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A cinque giorni dal disastro, le possibilità di trovare sopravvissuti sono sempre più remote. Tra i morti ci sono 27 bambine e animatrici di Camp Mystic, un campeggio cristiano per ragazze situato lungo il fiume Guadalupe, nella contea di Kerr. Dieci ragazze e un’animatrice risultano ancora disperse.

Amministrazione Trump: «Spregevole dare la colpa al presidente»

Dopo l’uragano che ha colpito la Carolina del Nord lo scorso anno, Donald Trump aveva accusato – senza prove – l’amministrazione Biden di trascurare le zone a maggioranza repubblicana. Quando invece incendi devastanti hanno colpito Los Angeles, il tycoon ha puntato il dito contro i democratici locali e statali, con affermazioni infondate sulle politiche idriche. Di fronte alla catastrofica alluvione che ha travolto il Texas, il presidente ha scelto un tono più cauto. «È una tragedia che si verifica ogni cento anni, ed è terribile da vedere», ha dichiarato domenica lasciando il suo golf club di Bedminster.

Incitato dai giornalisti a rispondere se i tagli da lui imposti alle agenzie federali, come il Servizio Meteorologico Nazionale, abbiano peggiorato la situazione, Trump ha evitato le responsabilità. «Che situazione assurda», ha detto. Sembrava pronto a dare la colpa al suo predecessore, Joe Biden, ma si è fermato a un passo: «Quello era un impianto messo in piedi da Biden, non da noi. Ma non gli darei la colpa».

Una posizione decisamente diversa rispetto al passato: durante la sua prima presidenza, Trump non esitò a politicizzare le catastrofi naturali. Dopo l’uragano Maria, si oppose agli aiuti per Porto Rico, accusandone il governo di corruzione. Nel 2018, minacciò di tagliare i fondi alla California durante gli incendi.

L'alluvione in Texas
L’alluvione in Texas

Ora però è la sua amministrazione a finire sotto accusa. I tagli alla burocrazia federale preoccupano i responsabili locali della protezione civile, che lamentano carenze di personale e risorse per la gestione delle emergenze. Il leader democratico al Senato Chuck Schumer ha chiesto un’indagine formale sull’impatto che la mancanza di meteorologi potrebbe aver avuto nel ritardo degli allarmi. Anche il senatore Chris Murphy ha puntato il dito: «Previsioni meteo precise salvano vite. Gli attacchi sconsiderati di Trump ai dipendenti pubblici hanno conseguenze reali».

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha respinto con forza ogni accusa, assicurando che il Servizio Meteorologico ha operato con efficienza e prontezza. «È stata un’alluvione eccezionale, senza precedenti. Questo non è un gioco politico, è una tragedia nazionale», ha detto. «Dare la colpa al presidente Trump è una menzogna spregevole», ha aggiunto.

Anche i repubblicani si sono schierati a difesa del presidente. Il senatore texano Ted Cruz ha condannato chi «usa una tragedia per scopi politici». Il deputato Chip Roy, che rappresenta l’area colpita, ha definito «offensivo» ogni tentativo di polemica mentre «si cercano i corpi e si confortano le famiglie in lutto».

Trump ha annunciato una visita nelle zone alluvionate del Texas per venerdì, in coordinamento con il governatore Greg Abbott. «Siamo in contatto costante con lui e con tutte le autorità texane», ha detto il presidente. Ma l’entità concreta della risposta federale resta poco chiara. Il presidente ha più volte dichiarato l’intenzione di smantellare la FEMA, l’agenzia federale di protezione civile, ritenendola inefficiente. Alcuni dei suoi dirigenti più esperti hanno già lasciato l’incarico, incluso Cameron Hamilton, costretto alle dimissioni a maggio.

Alla domanda se Trump stia ora rivalutando l’idea di eliminare l’agenzia, la portavoce Leavitt si è limitata a dire che «la discussione è ancora aperta». Il Dipartimento della Sicurezza Interna ha confermato che la FEMA è stata “attivata” in Texas, ma non ha fornito dettagli su personale e mezzi dispiegati. Tom Homan, alto funzionario del DHS, ha elogiato la gestione della crisi da parte dell’amministrazione: «La risposta è stata rapida, efficace, molto migliore di quanto si sarebbe visto sotto Biden».

Meteo, situazione migliora

Il Servizio Meteorologico Nazionale ha riferito che la probabilità di nuove piogge nel sud del Texas è in diminuzione, anche se rimangono sotto osservazione due aree a rischio temporali: una tra Austin e San Antonio, estendendosi verso est, e un’altra a nord di Kerrville, zona già colpita duramente il 4 luglio. Un’allerta per inondazioni lampo resta attiva nella contea di San Saba, a nord-ovest di Austin. Il NWS prevede che il fiume San Saba supererà i 24 piedi – soglia oltre la quale si verifica l’esondazione – nel pomeriggio di martedì, con un picco previsto nella mattina di mercoledì.

Le operazioni di soccorso

Dopo diversi giorni di sforzi intensi, le squadre di soccorso texane stanno ricevendo rinforzi da tutto il Paese, comprese unità specializzate arrivate dalla Florida. Queste squadre portano con sé attrezzature e rifornimenti per non gravare sulle risorse locali.

I soccorsi dopo l'alluvione in Texasa
I soccorsi dopo l’alluvione in Texasa

Le vittime

Almeno 84 delle vittime si trovavano nella contea di Kerr. Le altre 20 provengono da contee vicine: 7 morti nella contea di Travis, 6 nella contea di Kendall, 4 nella contea di Burnet, 2 nella contea di Williamson e 1 in quella di Tom Green.

La visita del presidente

Il presidente Trump ha in programma – salvo cambiamenti – una visita in Texas per venerdì, come ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Il viaggio sarà organizzato in coordinamento con le autorità locali per non ostacolare le operazioni di soccorso.

Il dramma di una famiglia

Cinque membri di una famiglia texana in campeggio lungo il fiume Guadalupe risultano ancora dispersi. Un sesto componente è sopravvissuto dopo essere stato trascinato dalla corrente per oltre 24 chilometri.

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