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Roberto Palumbo, chi è il primario delle mazzette: «Così ti godi la vita»

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Si aggrava la posizione del primario del Sant’Eugenio arrestato per le mazzette ai centri dialisi: carte di credito, Mercedes, appartamento in centro a Roma e le mazzette mensili. Il gip: “Fatti gravissimi”. Ecco le intercettazioni


Il giorno dopo l’arresto in flagranza, la posizione del primario di Nefrologia del Sant’Eugenio, Roberto Palumbo, si aggrava ulteriormente. Il gip di Roma ha disposto i domiciliari definendo «gravi» le accuse e sottolineando che il medico, inizialmente reticente, ha ammesso le proprie responsabilità durante l’udienza di convalida.

Confermati i domiciliari anche per l’imprenditore Maurizio Terra, amministratore della Dialeur, fermato mentre consegnava a Palumbo una mazzetta da tremila euro.

Secondo l’ordinanza, Palumbo aveva un potere decisivo sull’assegnazione dei pazienti dializzati dimessi dal Sant’Eugenio, indirizzandoli verso centri privati convenzionati con i quali aveva interessi diretti o indiretti, in particolare la Dialeur, «di cui deteneva di fatto il 60% delle quote».

L’inchiesta coinvolge 12 indagati e ricostruisce un sistema che da anni avrebbe trasformato i pazienti di dialisi in un valore economico da smistare, in cambio di pagamenti e utilità.

Chi è Roberto Palumbo: primario rockstar

Alla soglia dei 60 anni, oltre 33 trascorsi nei reparti di dialisi, Palumbo viene descritto dai colleghi come una specie di “rockstar della nefrologia”: talento riconosciuto, laurea con 110 e lode nel 1992, una carriera rapidissima fino a diventare primario del Sant’Eugenio e membro del comitato etico dell’Asl Roma C. Alcuni parlano di delirio di onnipotenza e di un potere cresciuto nel tempo fino a condizionare interi percorsi di cura.

Le intercettazioni: «Ti godi la vita»

Le mazzette, secondo il gip, erano “a carattere mensile”. Dalle conversazioni registrate emerge un rapporto consolidato con Terra. In uno dei dialoghi c’è la prova del passaggio di denaro mensile. Il primario afferma “è urgente a questo punto, uno come deve fare e basta.. te… fai l’amministratore e te godi la vita” a cui Terra replica “l’unica è cambiare sistema e finisce la storia, sennò ogni mese è così”. Nell’atto il giudice cita alcuni episodi, a partire dall’aprile scorso, in cui il medico avrebbe ricevuto del denaro in contanti.

Il primario Palumbo mentre intasca la mazzetta il 3 dicembre

“Palumbo mi fece chiaramente intendere che avrei dovuto sborsare 3 mila euro per paziente, facendomi intendere che questa fosse la prassi che adoperava anche con altre strutture”, afferma l’imprenditore: è dalla sua denuncia che è partita l’indagine e quindi l’arresto del primario.

Un sistema di soldi, favori e società schermo

Secondo l’accusa, il primario avrebbe incassato denaro in vari modi. Con fatture false emesse da una società-schermo di consulenze, pagamenti in nero tra 4 e 6 mila euro, un contratto fittizio da 2.900 euro al mese alla compagna, per prestazioni mai svolte. E ancora, con incarichi presso il Rome American Hospital, utilizzo personale di carte di credito messe a disposizione dagli imprenditori, un appartamento in centro da 1.600 euro al mese e un leasing Mercedes da mille euro.

Uno degli imprenditori coinvolti, Antonio Carmelo Alfarone, lo accusa di avergli estorto circa 700 mila euro tra il 2019 e il 2021.

L’arresto in flagranza

I due sono stati fermati in auto, nei pressi della Regione Lazio: la busta con banconote da 50 e 100 euro è stata recuperata dagli agenti della Mobile, sezione Anticorruzione. Sequestrati anche i cellulari, ora in analisi per ricostruire il flusso di denaro negli anni.

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