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Consob, nessun patto occulto su Mps e Mediobanca

Un documento della Consob stabilisce che non sussiste un patto occulto tra i soci Delfin e Catagirone


“Non sussiste il patto occulto” fra i soci Delfin e Caltagirone e “non sussiste il concerto” con Siena. È quanto emerge da un documento della divisione vigilanza emittenti della Consob che risale al15 settembre ed è riportato da Il Sole 24Ore. Il nodo è quello del “presunto concerto fra Francesco Milleri, presidente di Delfin, Francesco Gaetano Caltagirone, fondatore del gruppo Caltagirone, e il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, per prendere il controllo di Mediobanca e Generali aggirando l’obbligo d’Opa su Piazzetta Cuccia”, si legge nell’articolo. L’autorità di vigilanza stabilisce dunque che “nessuna delle condotte riferite da Mediobanca – peraltro non supportate da evidenze probatorie di alcun genere – è parsa essere caratterizzata da profili di potenziale criticità o allarme”, e che “sulla base delle attività di verifica svolte, non siano sussistenti quegli indizi gravi, precisi e concordanti idonei e necessari per accertare la sussistenza di un’azione di concerto tra i soci Delfin, Caltagirone e il Mef attuata anche tramite Mps, nonché la conseguente sussistenza di un obbligo di Opa su Mps” e su Mediobanca.

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