I piccoli in comunità con la madre, il papà allontanato: “I bambini erano felici, liberi, circondati dagli animali. State rovinando la vita di cinque persone”. Per i giudici rischiavano l’isolamento. E parte la petizione per riunirli
La Rete si ribella alla decisione del tribunale per i minorenni dell’Aquila che ha disposto l’allontanamento dei tre bambini della famiglia anglo-australiana che viveva in un rudere e in una roulotte nei boschi di Palmoli, nel Chietino. E perfino il vicepremier Salvini prende posizione.
La decisione prevede la sospensione della potestà genitoriale e il collocamento dei minori in una comunità educativa, dove resteranno insieme alla madre per un periodo di osservazione. Non è il finale di Captain Fantastic, il film con Viggo Mortensen, che interpreta un padre che vive in isolamento con la sua famiglia per oltre un decennio, lontano dalla società. Quel film ha vinto premi, questa realtà non vince niente.
Le motivazioni dei giudici
Nel provvedimento si legge che la misura non è fondata sul rischio di compromissione del diritto all’istruzione, ma sul “pericolo di lesione del diritto alla vita di relazione”, tutelato dall’articolo 2 della Costituzione.
L’isolamento totale dai coetanei, secondo i giudici, potrebbe causare “gravi conseguenze psichiche ed educative” in bambini tra i sei e gli otto anni.
Vivere nel bosco
La famiglia abitava in un edificio privo di agibilità, impianti, elettricità e requisiti di sicurezza, con una roulotte come seconda sistemazione. Oltre all’isolamento sociale, per i minori è stato accertato un “pericolo per l’integrità fisica e l’incolumità”, anche alla luce del rifiuto dei genitori di consentire verifiche e trattamenti sanitari obbligatori.
La vicenda era emersa lo scorso anno quando i bambini erano stati ricoverati in ospedale per un’intossicazione da funghi raccolti nel bosco. Un controllo dei carabinieri aveva portato alla prima sospensione della potestà genitoriale, senza però interrompere l’affidamento. Il nuovo provvedimento invece impone lo spostamento dei minori nella comunità indicata dal tribunale.
La madre resta con i figli
La madre potrà rimanere con i bambini nella struttura per tutto il periodo di osservazione. Il padre, invece, è escluso dalla convivenza con i minori.I genitori rivendicano la loro scelta come un modello di vita “immerso nella natura”, non come negligenza.

Il padre raccontando il trauma dei figli al momento del prelievo forzoso, ha detto:
“I bambini erano felici, liberi, circondati dagli animali. State distruggendo la vita di cinque persone”
La mobilitazione online
Intanto una petizione lanciata sul web ha superato le 31mila firme, chiedendo che la famiglia possa rimanere unita nella casa nel bosco, almeno finché non si concludano gli accertamenti.
Anche il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda, definendo “vergognoso” l’intervento dello Stato nelle scelte educative dei genitori. Salvini ha annunciato che intende seguire personalmente il caso e non esclude una visita a Palmoli.
Il legale della famiglia
«Nella sentenza di ieri sono state scritte delle falsità. I provvedimenti non si commentano, si impugnano: per questo faremo ricorso». A parlare è Giovanni Angelucci, avvocato della famiglia che vive nel bosco in Abruzzo e che ieri ha ricevuto l’ordinanza del Tribunale per i minorenni dell’Aquila che dispone l’allontanamento dei figli in una casa famiglia.
«Sono andati in cortocircuito — prosegue il legale —. Nell’ordinanza si insiste ancora sull’istruzione dei minori, sostenendo che non avrebbero l’autorizzazione all’home schooling. Alla figlia maggiore viene persino contestato l’attestato di idoneità per il passaggio alla terza classe perché ritenuto non ratificato dal ministero. Attestato che invece esiste, è valido e risulta regolarmente protocollato».










