Due conducenti, risultati positivi ad alcol e droga, sono indagati per l’incidente tra un Suv e un’auto a Milano che ha causato un morto e due feriti
Sono indagati per omicidio stradale sia il 23enne alla guida del Suv Mercedes classe G Brabus, sia il 32enne che conduceva la Opel Corsa coinvolta nell’impatto all’alba di domenica in viale Fulvio Testi, a Milano. Nell’incidente è morto il 19enne Pietro Silva Orrego, passeggero del Suv. Secondo gli inquirenti, entrambi i conducenti sarebbero risultati positivi ai test: il 32enne al pre-test per droga; il 23enne, in base alle prime analisi, ad alcol e stupefacenti (dati che dovranno essere confermati dagli accertamenti ufficiali).
Le indagini della pm Serafini e della Polizia locale indicano inoltre che il Suv procedeva a velocità molto elevata.
Il 20enne senza patente: non era lui alla guida
La Polizia locale, anche grazie ai video circolati sui social, ha escluso il coinvolgimento del giovane 20enne senza patente, identificato come Y.N. Non era lui alla guida del Suv al momento dello schianto.
Il ragazzo conosceva il gruppo e avrebbe passato con loro la serata. Era sceso dal veicolo poco prima dell’incidente e, appena avuta notizia dello schianto, è corso a prestare aiuto ai tre amici rimasti coinvolti.
Il Suv preso a noleggio
Il 23enne, patentato e incensurato, aveva noleggiato il potente Suv presso una società specializzata e agli agenti ha dichiarato di essere effettivamente lui al volante al momento dell’impatto. È molto probabile che venga formalmente iscritto nel registro degli indagati nelle prossime ore.








