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Femminicidio nel Veronese, il killer si era tolto braccialetto elettronico

Accade a Castelnuovo del Garda. La vittima è Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, 33 anni, brasiliana, aveva denunciato il compagno per maltrattamenti poi ritirata, lui è stato arrestato


L’autore del delitto è Reis Pedroso Douglas, 41 anni, arrestato dai carabinieri della compagnia di Peschiera del Garda nella notte. La vittima è Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, 33 anni, anche lei brasiliana. Secondo la procura di Verona, l’uomo l’avrebbe colpita “con un numero imprecisato, ma comunque smisurato di coltellate”.

L’allarme è scattato verso mezzanotte, quando Pedroso ha chiamato i carabinieri manifestando intenti suicidi. Dopo le sue ammissioni, il corpo della donna è stato trovato nell’abitazione di Castelnuovo del Garda. Il coltello usato per l’omicidio è stato invece rinvenuto all’interno della sua auto.

Già sottoposto a misure restrittive

L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e, dal 23 aprile scorso, era sottoposto a divieto di avvicinamento alla compagna e ai luoghi da lei frequentati, con una distanza minima imposta di 500 metri e l’applicazione del braccialetto elettronico.

Gli era inoltre vietato contattarla con qualsiasi mezzo e gli era stato imposto il divieto di dimora nel Comune di Ponti sul Mincio, dove la donna era domiciliata.

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Il braccialetto elettronico, installato il 19 maggio da Fastweb Spa, era collegato a un apparato ricevitore consegnato alla vittima. Ma al momento del fermo Pedroso non lo indossava: i carabinieri lo stanno ancora cercando. L’apparato della donna è stato ritrovato nascosto nel garage della madre, a Ponti sul Mincio. Gli inquirenti indagano per capire quando e dove l’uomo se ne sia disfatto.

Violenza e precedenti

Reis Pedroso risultava già coinvolto in numerosi procedimenti penali, tra cui maltrattamenti e lesioni volontarie nei confronti della stessa compagna, commessi tra agosto 2024 e aprile 2025.
Aveva inoltre una condanna per rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza e faceva un uso abituale di alcol e stupefacenti.

La procura gli contesta anche violenze sessuali ai danni della sorella della compagna, risalenti a dicembre 2024, oltre a episodi di resistenza e minacce verso i carabinieri intervenuti.
Dopo quell’episodio, il questore di Verona aveva emesso un provvedimento di ammonimento, e il 17 settembre la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio.

L’aggressione di aprile

Il 21 aprile 2025 Pedroso era stato arrestato in flagranza di reato per un altro episodio di violenza contro Jessica: l’aveva gettata a terra, trascinata per i capelli sull’asfalto e colpita più volte al volto, anche con una chiave d’auto.
Il giudice aveva convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare, ma ciò non è bastato a fermare la spirale di violenza culminata nell’omicidio.

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