Il segretario generale: “Basta condoni e precarietà, servono salari più alti e investimenti nella sanità”. Il Pd in corteo, il governo replica
Oltre 200mila persone hanno riempito piazza San Giovanni a Roma per la manifestazione nazionale della Cgil, organizzata sotto lo slogan “Democrazia al lavoro”. Dal palco, gli organizzatori hanno parlato di “una piazza straordinaria, piena di lavoratori, studenti e pensionati uniti nella richiesta di cambiamento”.
Landini: “basta condoni, serve giustizia sociale”
Dal palco, il segretario generale Maurizio Landini ha attaccato il governo: “Mi sembra un teatrino quello tra le forze di maggioranza sulle banche e sugli affitti brevi. Poi sono tutti d’accordo quando c’è da non aumentare i salari, non cancellare la precarietà e non investire nella sanità. Sono d’accordo solo quando si tratta di fare condoni. È uno schiaffo alle persone perbene.”
“Un Paese che ha paura della democrazia”
“C’è una volontà vera nel Paese di cambiare una situazione non più accettabile, che fa pagare il prezzo più alto a giovani e donne”, ha aggiunto Landini. “Chi demonizza le piazze ha paura della democrazia.”
Le richieste della Cgil
Landini ha rilanciato le priorità del sindacato: aumenti salariali, riforma fiscale equa, più risorse per la sanità, politiche industriali e investimenti pubblici e privati consistenti. “Siamo qui per rimettere al centro chi lavora e oggi è povero pur lavorando.”
Il Pd in piazza
Una delegazione del Partito Democratico — tra cui Nicola Zingaretti, Gianni Cuperlo, Marta Bonafoni e Arturo Scotto — ha partecipato alla manifestazione in solidarietà con la Cgil.
Verso nuove mobilitazioni
Landini non esclude ulteriori azioni di protesta: “Se non saremo ascoltati, valuteremo tutti gli strumenti a disposizione, anche lo sciopero generale. Non ci fermeremo finché le politiche non cambieranno.”
La replica del governo
Dal governo arrivano segnali di rassicurazione: “Non c’è nessuna tensione nella maggioranza”, ha dichiarato Antonio Tajani, che ha annunciato modifiche alla norma sugli affitti brevi. Sulla stessa linea Maurizio Leo, viceministro all’Economia, che ha parlato di “apertura a soluzioni” in Parlamento.









