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Palermo, confessa l’assassino di Paolo Taormina. La madre: «Brutto mondo»

Il 21enne voleva sedare una rissa ma è stato colpito a morte. Arrestato l’assassino, Gaetano Maranzano. Il delitto nella zona della movida


Paolo Taormina, 21 anni, è stato ucciso a Palermo durante la movida del sabato sera, in pieno centro, a due passi dal Teatro Massimo (foto), nella zona conosciuta come la champagneria.

L’omicidio è avvenuto verso le tre e mezza del mattino in piazza Spinuzza. La vittima sarebbe intervenuta durante un’aggressione: un giovane era stato circondato e picchiato a calci e pugni quando era già a terra. Taormina è intervenuto ma è stato freddato con un colpo d’arma da fuoco alla fronte: era il figlio del gestore del locale “O’ Scruscio”. Gli assassini sono scappati in scooter.

In prima mattinata, è stato fermato Gaetano Maranzano. Ai carabinieri che lo hanno rintracciato nella sua casa in via Nino Geraci ha riferito di aver incontrato casualmente la vittima la scorsa notte mentre interveniva per sedare una rissa. Maranzano ha raccontato che Taormina tempo prima aveva importunato la sua compagna e che vedendoselo davanti la ha perso il controllo e l’ha colpito. Gli inquirenti stanno verificando la sua versione.

La madre di Paolo Taormina, ucciso la notte scorsa a Palermo, Fabiola Galioto, sposata con Giuseppe Taormina (la coppia avrebbe un’altra figlia, e un altro figlio di quasi 8 anni) meno di un giorno fa aveva postato su Facebook un breve video in cui si vede l’assembramento davanti al suo pub “O scrusciu”. Tanti ragazzini, molti impegnati col cellulare, col sottofondo della canzone “Quelli che non hanno età” di Eiffel65. Tanti altri video dei ragazzi nel locale sono sul profilo della donna.

Dopo la strage di Monreale, in cui alcuni giovani palermitani lo scorso aprile uccisero tre giovani di Monreale, la donna scriveva “Che schifo di mondo sta diventando. Dovete buttare le chiavi di chi uccide nn è giusto tutto questo, penso alle loro famiglie, che tristezza”.

La zona del delitto comprende una serie di piazzette e stradine tra via Maqueda e via Roma che s’intersecano tra loro, di fronte il teatro Massimo. È un luogo di ritrovo serale di migliaia di giovani, nel weekend, che sostano davanti alle decine di locali che vendono alcolici. Diverse volte alla Champagneria sono scoppiate risse, scazzottate e sono intervenuti polizia e carabinieri. In questa zona le forze dell’ordine, soprattutto negli ultimi due anni, effettuano spesso blitz nelle operazioni denominate “Alto impatto”, identificando le persone, e multando i gestori dei locali perché occupano il suolo pubblico con tavoli e sedie e per altre violazioni amministrative.

Nell’estate del 2023, sempre nelle zone della movida, alla Vucciria, una ragazza subì uno stupro di gruppo. Nell’agosto 2024 proprio in via Spinuzza, dov’è avvenuto il delitto, le forze e dell’ordine fermarono due giovani su un ciclomotore e addosso ai due furono trovati una pistola Beretta con matricola abrasa, col caricatore con 8 colpi, e pure un proiettile calibro 38, una piccola quantità di hashish e mille euro in contanti. 

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