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Stati Generali dell’Ambiente, le ferite d’Italia sotto i riflettori

Criticità, piani e risorse PNRR protagonisti della prima tappa degli Stati Generali dell’Ambiente


Si sono tenuti quest’oggi a Roma gli Stati Generali dell’Ambiente, organizzati da Ricicla Tv, punto di riferimento per l’informazione ambientale in Italia. Un momento di confronto nazionale dedicato alle più gravi criticità ambientali del Paese e agli investimenti nei progetti finanziati dal PNRR. Al centro del dibattito le bonifiche, tema caldo dopo le sanzioni europee che hanno colpito l’Italia. A Roma si è discusso della discarica capitolina di Malagrotta, della complessa situazione della Terra dei Fuochi, ma anche i modelli virtuosi di gestione dei rifiuti urbani e speciali.

Ma andiamo con ordine, partendo dal panel dedicato al PNRR. Ne ha parlato nel suo intervento, Fabrizio Penna, capo Dipartimento Unità di Missione PNRR del MASE: “Si va avanti a spron battuto, l’ottava rata è stata incassata, ed è un avanzamento dovuto al conseguimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Gli investimenti nel Lazio – ha aggiunto – spaziano in molti ambiti, partendo da progetti di economia circolare e di sostenibilità. Di certo, il Piano lascerà un nuovo modo di lavorare, un partenariato pubblico-privato più operativo, il rispetto delle date di scadenza. Parliamo di 200 miliardi complessivi, 34,7 soltanto per la transizione energetica: a suo modo una rivoluzione che cambierà il Paese”.

A moderare l’evento è stata la giornalista Monica D’Ambrosio, direttore di Ricicla Tv. Numerosi gli interventi tecnici e istituzionali nel corso della giornata. Presenti ai lavori Fabio Costarella (CONAI), Massimo Centemero (CIC – Consorzio Italiano Compostatori), Giorgio Arienti (Erion WEEE), Bruno Manzi (Utilitalia), Chicco Testa (Presidente di Assoambiente), Luca Andreassi (Università di Tor Vergata).


Una delle voci più attese è stata quella del tenente colonnello Nino Tarantino, responsabile dell’Unità di Missione per la bonifica delle discariche abusive, che ha fatto il punto sul sito romano di Malagrotta, chiuso nel 2013. La chiusura avverrà entro il 2028. “Seguiamo le indicazioni di Bruxelles per evitare sanzioni, con un dialogo costante, abbiamo già condiviso un piano di lavoro con orizzonti temporali definiti – spiega Tarantino -. Dopo la chiusura definitiva, la gestione dovrà basarsi su conoscenze scientifiche solide e partecipazione dei cittadini. Attenzione massima all’ambiente, ma senza allarmismi inutili. Il dialogo con i comitati sarà sempre alimentato”.

Focus anche sul futuro della gestione rifiuti nella Capitale. Paolo Giacomelli, direttore del Dipartimento ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, ha confermato l’avvio del termovalorizzatore di Santa Palomba: il cantiere partirà a marzo 2026, la fine lavori è prevista per il 2028. “Ad agosto è iniziato il processo di autorizzazione, il primo settembre abbiamo consegnato le aree al concessionario che sta avviando lavori, partendo dall’abbattimento delle opere abusive – ha detto -. Pensiamo di avviare il cantiere a marzo 2026 per chiuderlo a fine 2028”. E’ un’infrastruttura chiave per ridurre la dipendenza dalle discariche in una regione, come il Lazio, che “continua a produrre un’enorme quantità di rifiuti”, come ha infartti spiegato, nel suo intervento, Valeria Frittelloni, direttrice del Dipartimento per la valutazione, i controlli ambientali e la sostenibilità di ISPRA. “La raccolta differenziata ha superato il 60%, ma restano aree critiche, in particolare nella città di Roma. È necessario un grande sforzo per rendere il sistema più efficiente e strutturato”. Dopo la tappa romana, gli Stati Generali dell’Ambiente faranno tappa a Lamezia Terme, Messina e Bari nel 2026. Evento clou, a Napoli, nel maggio 2026, con il Green Med Expo & Symposium.

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