L’eurodeputata su X: “Utilizzata per becera propaganda politica”. La richiesta, essere giudicata “dal nostro ordinamento. Non di un regime”
“Salis chiama, #Nordio risponde?”, inizia così il post su X dell’eurodeputata Avs, Ilaria Salis. “Finora ho sentito solo insulti e falsità: si ripete che io voglia sottrarmi alla Giustizia. Non è vero. La mia richiesta, da cittadina italiana, è semplice e chiara — e resta immutata: voglio essere processata in Italia, con tutte le garanzie democratiche previste dal nostro ordinamento costituzionale”.
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Ieri 7 ottobre, il Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo ha votato a favore dell’immunità per l’ex insegnante milanese ma la mozione è passata per un solo voto di scarto, con 306 sì e 305 no. L’eurodeputata non finirà nuovamente nelle carceri ungheresi. Questo chiede Salis oggi, di essere giudicata in Italia, “Non in un regime”.
“Si può fare, e si può fare subito. L’immunità parlamentare europea non lo impedisce”, continua. “Tutto dipende dalla volontà delle autorità italiane. Resto in attesa di sapere che ne pensano. Altrimenti, il sospetto è inevitabile: che qualcuno utilizzi la mia vicenda per fare becera propaganda politica, mentre altri intendono la giustizia (sic) come quella di Orbán — e il loro unico desiderio è vedere marcire, nelle galere di un regime straniero, una connazionale e un avversario politico. Che razza di patrioti…”, conclude il post.
Dopo il voto di ieri il premier ungherese Viktor Orbán, su X ha accusato Bruxelles di “proteggere i propri membri”, paragonando Salis – definita “membro di un gruppo terroristico” – all’oppositore ungherese Péter Magyar, anch’egli graziato dal voto. “Ai burocrati di Bruxelles piace dare lezioni, ma i pezzi del loro puzzle dello Stato di diritto non combaciano”, ha scritto Orbán.
Salis chiama, #Nordio risponde?
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) October 8, 2025
Finora ho sentito solo insulti e falsità: si ripete che io voglia sottrarmi alla Giustizia.
Non è vero.
La mia richiesta, da cittadina italiana, è semplice e chiara — e resta immutata: voglio essere processata in Italia, con tutte le garanzie… pic.twitter.com/zJPUn6zxDa