La festa nazionale al fine di promuovere pace, fratellanza, tutela dell’ambiente e solidarietà. Ma lo stesso giorno è di solennità civile per Santa Caterina
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge che istituisce la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, inviando però ai presidenti del Senato e della Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana una nota. Piccole segnalazioni, rilievi sul testo.
La promulgazione è avvenuta l’8 ottobre 2025, ha ricordato il Quirinale, e il capo dello Stato precisa di aver proceduto nonostante «alcuni aspetti critici» perché i rilievi non investono profili costituzionali.
L’articolo 1 della nuova legge istituisce il 4 ottobre come festa nazionale in onore di San Francesco, «al fine di promuovere i valori della pace, della fratellanza, della tutela dell’ambiente e della solidarietà», con le conseguenti norme sui giorni festivi a livello nazionale. Il terzo comma dello stesso articolo – prosegue ancora il comunicato – 1 modifica la legge 4 marzo 1958 n. 132, “Ricorrenza festiva del 4 ottobre in onore dei Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena”, limitandosi a espungere dalla legge e dal suo titolo ogni riferimento a San Francesco. Di conseguenza la legge n. 132 del 1958 adesso prevede che “Il 4 ottobre è considerato solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, in onore della Santa Patrona d’Italia Santa Caterina da Siena.
Secondo il Presidente, il risultato è un quadro normativo incoerente, perché la stessa giornata viene ora qualificata in due modi diversi, festa nazionale per San Francesco e solennità civile per Santa Caterina, con effetti giuridici distinti. Entrambi i testi prevedono, inoltre, che scuole e altre istituzioni promuovano iniziative legate ai valori dei due Santi, ma la concomitanza del carattere festivo del 4 ottobre rende necessario chiarire tempi e modalità di tali iniziative.
Mattarella invita dunque il Parlamento ad intervenire per coordinare i due testi: va scelto se attribuire al 4 ottobre lo status di festività nazionale o di solennità civile (con l’ipotesi di abrogare la previsione meno rilevante), e va chiarito se la celebrazione debba riguardare esclusivamente San Francesco oppure anche Santa Caterina, nonché quali iniziative potranno essere assunte da scuole, amministrazioni pubbliche e enti. Il Presidente sottolinea infine l’importanza che i testi legislativi siano chiari e inequivocabili, e sollecita i correttivi necessari.