Seduta di consiglio comunale all’insegna della tensione nella Sala Rossa del Comune di Genova. La bagarre in aula è stata scatenata dalla richiesta, da parte dell’opposizione di centrodestra, di osservare un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk, l’attivista conservatore americano ucciso lo scorso 10 settembre alla Utah Valley University di Orem. Durante un acceso botta e risposta tra le parti a microfoni spenti, dai banchi della maggioranza il consigliere Pd, Claudio Chiarotti, ha urlato alla capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandra Bianchi: “Non dire ca…te, vi abbiamo già appesi per i piedi una volta”. Bianchi, in quel momento, si era rivolta alla maggioranza ricordando le frasi scritte sui proiettili che hanno colpito a morte Kirk. E nei giorni scorsi, la premier Giorgia Meloni ha attaccato la sinistra, attribuendole “dichiarazioni disumane”.
La seduta è stata poi sospesa, non prima della richiesta di scuse e di dimissioni da parte del consigliere di opposizione ed ex candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi. Dopo la sospensione, la sindaca Silvia Salis si è dissociata dalle parole di Chiarotti, chiedendo le scuse in aula: “Ha sbagliato, ha detto una cosa grave”. “Sono andato sopra le righe, chiedo scusa – ha detto Chiarotti – la mia affermazione non era riferita a qualcuno in quest’aula, non ho avuto il filtro di fermarmi. Rivendico il mio essere antifascista e non penso che qui dentro ci siano dei fascisti”.
Ma il centrodestra non si accontenta. “Le parole del consigliere Chiarotti del Pd sono tanto vergognose quanto inaccettabili. Evocare la violenza politica in aula è un fatto gravissimo che offende istituzioni e cittadini. Le scuse non bastano: il Pd deve prendere le distanze e il sindaco Salis valuti conseguenze concrete” afferma in una nota il gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria,