MILANO – Il tribunale del Riesame di Milano ha disposto la scarcerazione dell’imprenditore milanese Andrea Bezziccheri (in primo piano) e dell’architetto Alessandro Scandurra (in secondo piano). I due erano agli arresti con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’indagine sui presunti abusi urbanistici a Milano. Bezziccheri era in carcere, mentre Scandurra si trovava ai domiciliari.
La misura cautelare era stata decisa dal gip Mattia Fiorentini dopo gli interrogatori preventivi delle scorse settimane. La decisione del Riesame è arrivata dopo l’udienza di venerdì 8 agosto e le motivazioni saranno depositate entro 45 giorni.
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Il 14 agosto sarà invece esaminata la posizione dell’ex assessore all’urbanistica del Comune di Milano Giancarlo Tancredi, del presidente della commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e dell’imprenditore Federico Pella. Tutti e tre si trovano attualmente ai domiciliari nell’ambito della stessa inchiesta. L’accusa parla di “mercimonio della funzione pubblica” e di condotte in aperto contrasto con i principi democratici di governo del territorio. L’udienza è stata rinviata a giovedì, quando si discuteranno anche i ricorsi di altri indagati.
La Procura ritiene Tancredi consapevole della massimizzazione dei profitti dei gruppi coinvolti. In un chat ottenuta dal Corriere della Sera, il direttore generale Cristian Malangone e l’imprenditore immobiliare Manfredi Catella (Coima) scherzano sul futuro politico dell’assessore. «Ma mi confermi come assessore?», domanda Tancredi, ricevendo un “sì” dal costruttore e la battuta «me lo tatuo sulla schiena» da Malangone. Tali conversazioni dimostrerebbero un rapporto di sudditanza funzionale tra dirigenti pubblici e un operatore privato, con Catella descritto come “il vero sindaco” nella gestione urbanistica.
