NAPOLI- Un uomo di 74 anni di Pomigliano d’Arco e’ la seconda vittima del West Nile in Campania. L’uomo era stato ricoverato d’urgenza nell’ospedale del Mare a Napoli il 20 luglio scorso per una emorragia: e’ deceduto venerdi’, ma la notizia si e’ avuta solo oggi. Ieri era morto un uomo di 80 anni a Caserta.
Il bilancio complessivo a livello nazionale sale a cinque vittime. Una a Novara, una a Fondi e uno a Roma, che si era infettato su una spiaggia campana. Sono tutte persone anziane e con altre patologie in corso.
Il virus si trasmette esclusivamente tramite puntura di zanzara: nel 20% dei casi le persone hanno febbre, vomito, nausea, mal di testa. Il periodo di incubazione va dai due ai 14 giorni. Più a rischio gli anziani, i soggetti immuno-depressi.
“Chiariamo bene la questione: non è un’emergenza, per fortuna. Però un problema c’è”, avverte il virologo Roberto Burioni, docente di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Non abbiamo vaccino, non abbiamo una cura ma abbiamo pronta la soluzione per risolvere il problema: fare sul serio nella lotta contro le zanzare. Sottovalutando, minimizzando, dicendo che è una malattia lieve o che muoiono solo quelli già malati (non è vero), il problema non se ne andrà da solo”.
