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Milano, Sala in Consiglio: «Le mie mani pulite. Vado avanti»

L'intervento di Sala in Consiglio Comunale

«Tutto ciò che ho fatto si è sempre basato sull’interesse dei cittadine. Io ci sono, con tutta la passione, pronto». Tancredi si dimette


«Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio. Le mie mani sono pulite». Con queste parole il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha aperto il suo intervento in Consiglio comunale, dopo il terremoto giudiziario che ha colpito la giunta nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica. «Tutto ciò che ho fatto durante i miei due mandati si è sempre basato su ciò che ritengo sia nell’interesse delle cittadine e dei cittadini». Ha poi definito «fonte di grandissima sofferenza» il suo coinvolgimento nell’indagine. «Io ci sono», ha detto il sindaco di Milano. «Con tutta la passione. Sono pronto a continuare».

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Il sindaco è indagato per false dichiarazioni in merito alla nomina di Giuseppe Marinoni alla guida della Commissione Paesaggio, e per concorso in induzione indebita legata alla riqualificazione dell’area dell’ex Pirellino, operazione che coinvolge l’imprenditore Manfredi Catella e l’architetto Stefano Boeri.

Il clima in aula è stato teso, con interruzioni da parte dei consiglieri di opposizione. Fuori da Palazzo Marino, in piazza della Scala, il presidio promosso da Cambiare Rotta, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e altri movimenti, striscioni con “Dimissioni giunta Sala. L’unica salvezza per Milano è la città pubblica” e “No ai bulli del mattone. San Siro bene comune”.

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In Aula il sindaco in piedi, ha letto, il tono calmo, commosso. «Non potrò essere breve e me ne rammarico. È un momento delicato per molti motivi che riguardano anche la mia persona. Sono giorni confusi, in cui tutto sembra diventare oscuro, le certezze vacillano. Ed è proprio per questo che voglio essere chiarissimo. Sono qui con voi, in questo momento delicato, insieme ai destini di tante persone che hanno creduto in questa avventura politica», ha detto Sala.

L'assessore Tancredi annuncia le proprie dimissioni
L’assessore Tancredi annuncia le proprie dimissioni

In aula presente anche l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari e che si è dimesso. «La mia coscienza è pulita. Questo mio gesto spero sia di aiuto a una maggiore serenità. Sono amareggiato per il lavoro che non potrò completare. Ma affranto dal fatto che tutto sia risolto chiedendo la mie dimissioni, senza che ci sia stata una condanna, senza un dibattimento», ha detto commosso Tancredi. Al suo arrivo, i colleghi della giunta lo hanno salutato con abbracci e gesti di sostegno, compresa la presidente dell’aula, Elena Buscemi.

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