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Lapide Matteotti vandalizzata a Roma. La nipote: «Pesa silenzio Meloni»

Monumento matteotti danni

La lapide in marmo davanti alla statua è stata danneggiata nel pieno delle celebrazioni per i 100 anni dall’assassinio del deputato


Colpito il monumento dedicato a Giacomo Matteotti sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma. La lapide in marmo posta davanti alla statua è stata danneggiata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Flaminia, che hanno effettuato un sopralluogo e avviato i rilievi tecnico-scientifici per risalire ai responsabili.

Elena Matteotti, nipote del deputato socialista assassinato dai fascisti nel 1924, ha sottolineato il silenzio della premier: «Mi aspettavo in primis un gesto da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le avevo già chiesto di esprimersi un anno fa, all’inizio del centenario. Sarebbe un atto doveroso, quello che tutti ci aspettiamo».

L’area del monumento resta sotto osservazione mentre proseguono le indagini. Il danneggiamento arriva in un momento simbolico, nel pieno delle celebrazioni per i 100 anni dalla morte di Matteotti. Numerose le reazioni di condanna dal mondo politico e istituzionale.

Il monumento dedicato a Giacomo Matteotti sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha espresso «sdegno personale» e la vicinanza del ministero alla figura di Matteotti. «Si tratta di un gesto grave che colpisce un luogo della memoria civile condivisa. Episodi come questo non vanno sottovalutati: il rispetto per una delle figure fondative della coscienza democratica italiana è un dovere collettivo. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per fare piena luce sull’accaduto e assicuro la disponibilità immediata del ministero a collaborare per il ripristino del monumento».

Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito l’accaduto un gesto «grave», aggiungendo: «Danneggiare la lapide di un italiano caduto per la libertà di tutti è un atto che va condannato senza esitazione. È un attacco alla memoria di un martire della democrazia».

Dall’opposizione, la deputata del PD e vicepresidente della Camera Anna Ascani ha parlato di un «oltraggio insopportabile» e ha invocato una «condanna pronta e unanime». Sulla stessa linea anche il capogruppo di Azione alla Camera, Matteo Richetti, che ha definito l’atto «vile» e «una ferita alla memoria di chi ha sacrificato la vita per combattere il fascismo». Dura anche la reazione di Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato: «Un atto ignobile e inaccettabile che offende la memoria di un uomo che ha sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia del nostro Paese. Mi auguro che i responsabili vengano identificati e puniti quanto prima».

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