Gravissima la madre della piccola. Nello scontro sono deceduti i nonni e la zia materna della bimba di quattro anni
Non ce l’ha fatta la bambina di quattro anni coinvolta nell’incidente avvenuto il 15 luglio nella galleria di Base dell’autostrada A1, nel territorio fiorentino. La piccola era stata ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, i medici ne hanno dichiarato il decesso, al termine dell’accertamento di morte cerebrale.
Nello schianto erano morti sul colpo i nonni e la zia materna della bambina. Gravissima anche la madre, attualmente ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Careggi, in prognosi riservata.
La famiglia, originaria di Gravellona Toce (Verbano-Cusio-Ossola), viaggiava a bordo di una Fiat Panda quando, per cause ancora da chiarire, l’auto si è improvvisamente fermata nella corsia di marcia all’interno della galleria. Pochi istanti dopo, il mezzo è stato travolto da un tir. L’impatto è stato devastante: l’auto è stata schiacciata, in particolare nella parte posteriore, ma anche il frontale ha subito danni gravissimi.
Sul caso indaga la Polizia stradale di Bologna, su incarico della Procura di Firenze. L’ipotesi principale al momento è quella di un guasto meccanico o elettronico che avrebbe causato l’arresto improvviso del veicolo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrerebbero la Panda fermarsi bruscamente e poi accendere le quattro frecce, elemento che farebbe escludere, almeno in parte, un malore della conducente, la madre 37enne della bambina.
Sulla Panda, omologata per quattro persone, al momento dell’incidente a bordo viaggiavano in cinque. Non è chiaro se ci fosse il seggiolino omologato per la bambina. Il conducente del camion, un cittadino moldavo di 56 anni, è risultato negativo all’alcoltest effettuato sul posto. È formalmente indagato per omicidio stradale. Gli inquirenti devono accertare la velocità a cui viaggiava il tir. Le auto precedenti, infatti, erano riuscite a evitare l’impatto con la Panda ferma.
