L’appello della vedova del dissidente russo Navalny: «Valerij Gergiev è un direttore d’orchestra eccellente ma fiancheggiatore dello zar» Giuli: “Rischiamo di mandare un messaggio sbagliato”
«Mi sento in dovere di dirlo chiaramente: c’è un problema molto serio con il festival Un’estate da Re» alla Reggia di Caserta, denuncia Julija Navalnaja, vedova del dissidente russo Aleksej Navalnyj, in un intervento pubblicato su la Repubblica. Il motivo è la presenza, tra gli ospiti della rassegna, del direttore d’orchestra russo Valerij Gergiev, figura notoriamente vicina a Vladimir Putin.
«Gergiev non è solo un amico di Putin. È un sostenitore convinto, un promotore della sua politica criminale. Ne è complice e fiancheggiatore», accusa Navalnaja, intervenendo nel dibattito sollevato dall’invito rivolto al maestro russo. Nel suo appello, Julija si rivolge direttamente al pubblico italiano: «Chiedo agli italiani di essere coerenti. Per anni, Gergiev ha sostenuto con entusiasmo le scelte politiche di Putin, con un fervore degno delle cause più nobili», scrive.
La moglie dell’oppositore ucciso dal regime ricorda come, già nel 2022, la Fondazione anticorruzione fondata da Navalnyj abbia pubblicato un’inchiesta dettagliata, dal titolo Il direttore d’orchestra della guerra di Putin. In quel dossier, spiegava, venivano rivelati gli abusi compiuti da Gergiev attraverso una fondazione benefica a lui intitolata. «Fondi destinati al sostegno dei teatri e dei giovani talenti, risorse pubbliche russe, sono stati invece utilizzati per garantire al maestro uno stile di vita lussuoso», racconta.
«Gergiev non è solo un simpatizzante del regime, è ormai un ingranaggio di quel sistema. Non ha mai preso le distanze né condannato l’invasione dell’Ucraina», conclude Julija Navalnaja. “Non basta forse questo per decidere, una volta per tutte, di escluderlo dai festival internazionali di musica?».
Interviene il ministro della Cultura Alessandro Giuli. “L’arte è libera e non può essere censurata. La propaganda però, anche se fatta con talento, è un’altra cosa. Per questo motivo il concerto dell’amico e consigliere di Putin, Valerij Gergiev, voluto, promosso e pagato dalla Regione Campania e che si terrà nella Reggia di Caserta, autonoma nella scelta di quali eventi ospitare, come tutti gli istituti autonomi del ministero della Cultura, rischia di far passare un messaggio sbagliato”. Ma il presidente della Regione Campania tira dritto sul concerto: “Non voglio parlare di gossip”.