Si era allontanato venerdì sera dal campeggio “Por la Mar” nella frazione Latte di Ventimiglia. Ha camminato per tre chilometri
È stato ritrovato sano e salvo Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni scomparso venerdì sera dal campeggio “Por la Mar” nella frazione Latte di Ventimiglia. Il piccolo è stato localizzato questa mattina a circa 3 chilometri di distanza, nei pressi di un casolare su una collina alle spalle del campeggio. Le sue condizioni sono buone: non presenta traumi evidenti e, secondo i medici, soffre solo di un lieve stato di disidratazione. Ora si trova all’ospedale di Imperia per ulteriori accertamenti.
Il ritrovamento è avvenuto grazie all’incessante lavoro dei soccorritori, tra cui i membri della Protezione Civile Dario Mattiauda e Dario Campione, che hanno individuato Allen nascosto in un anfratto vicino a un ripetitore, in una zona boschiva non lontano dall’autostrada. Il bimbo, affetto da disturbo dello spettro autistico, si era probabilmente rifugiato lì spaventato dai rumori circostanti. La sua scomparsa aveva fatto scattare una vasta operazione di ricerca che ha coinvolto oltre 200 persone, tra forze dell’ordine, vigili del fuoco, unità cinofile, sommozzatori e volontari.
Al momento del ritrovamento, Allen è stato preso in braccio dai soccorritori e portato al campo base, dove una folla commossa lo ha accolto con un applauso liberatorio. Il padre, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti con poche parole: «Grazie a tutti, è andata benissimo». Subito dopo ha abbracciato il figlio e lo ha accompagnato in ospedale a bordo di un’ambulanza, scortata dai carabinieri.
Il ruolo dello psicologo e le ricerche nei cunicoli
Determinante è stato anche il contributo dello psicologo Roberto Ravera, che ha aiutato gli inquirenti a comprendere dove un bambino con autismo potesse cercare rifugio. Da questa analisi è nata l’intuizione di esplorare cunicoli e anfratti nella zona. Il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, ha infatti disposto un’ispezione approfondita fino all’autostrada, attività che si è rivelata decisiva per il ritrovamento del piccolo.
L’inchiesta e il testimone
Nel frattempo, prosegue l’indagine sull’uomo di 65 anni che per ultimo aveva visto Allen. Le sue dichiarazioni sono state contraddittorie: prima ha raccontato di aver aiutato il bambino ad attraversare la strada, poi di averlo riaccompagnato al campeggio, ma senza averlo affidato a un adulto. Le discrepanze tra le sue versioni hanno sollevato dubbi tra gli investigatori, che lo hanno ascoltato a lungo come persona informata sui fatti.
Le reazioni istituzionali, Meloni: «Grazie»
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso soddisfazione per l’esito positivo della vicenda: «La macchina dei soccorsi ha funzionato in modo esemplare. In situazioni così complesse non sempre si riesce a raggiungere un risultato felice, ma oggi abbiamo una giornata che restituisce fiducia nelle istituzioni». Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha celebrato la notizia: «Il ritrovamento del piccolo Allen è una bellissima notizia che ci riempie di gioia. Grazie ai soccorritori che con il loro impegno hanno permesso di riportarlo alla sua famiglia».
Un’intera comunità commossa
L’emozione è stata palpabile anche tra i cittadini e i soccorritori. Il proprietario della villetta nei pressi della quale Allen è stato visto per l’ultima volta non ha trattenuto le lacrime dopo aver appreso del ritrovamento. La mobilitazione è stata straordinaria: droni, cani molecolari, speleologi, sommozzatori e forze dell’ordine hanno setacciato il territorio ininterrottamente per due giorni e due notti.
Ora il ritorno alla normalità
Allen ha già potuto riabbracciare i genitori e la sorella. Saranno ora i medici a valutare se questa esperienza possa avere avuto un impatto psicologico, ma l’importante è che sia vivo e al sicuro. In una storia che poteva finire in tragedia, il lieto fine è stato accolto come un piccolo miracolo.