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Ponte sullo Stretto di Messina, via libera del Cipess al progetto definitivo

ROMA – Arriva il disco verde del Cipess al progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, inserito nel corridoio Ten-T europeo. L’opera, fortemente voluta dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, impegna 13,5 miliardi di euro tra fondi pubblici e risorse comunitarie. Un progetto imponente: il ponte sarà lungo complessivamente 3.666 metri, la sua campata centrale raggiungerà i 3.300 metri, record mondiale per le infrastrutture sospese.

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha alle spalle oltre 50 anni di lavoro e di studi. Il primo concorso di idee internazionale sulla costruzione è stato indetto dal Ministero dei Lavori Pubblici italiano nel 1969. L’opera nella sua soluzione definitiva è stata individuata dalla società concessionaria Stretto di Messina nel 1992. 

Nel 2003 è stato approvato il progetto preliminare e nel 2004 è stata indetta una gara europea per la progettazione definitiva, esecutiva e costruzione dell’opera aggiudicata definitivamente nel 2005. Nel 2006 la Società Stretto di Messina ha affidato con contratto la progettazione definitiva, esecutiva e costruzione dell’opera alla Società di Progetto Eurolink S.C.p.A., risultata aggiudicataria della gara internazionale e di cui è leader e socio di maggioranza il Gruppo Webuild. 

L’avvio dei lavori è previsto entro l’estate, nel 2032 la chiusura dei cantieri. «Oltre alla struttura principale di 3.300 metri di campata, vanno considerati circa 40 km di raccordi stradali e ferroviari, in gran parte in galleria, per collegare il Ponte alle principali autostrade e linee ferroviarie ad alta capacità di Calabria e Sicilia», sottolinea il sottosegretario con delega al Cipess, Alessandro Morelli, che evidenzia, poi, le ricadute economiche dell’opera: «23,1 miliardi di euro di contributo al Pil nazionale, con 36,700 posti di lavoro stabili e 10,3 miliardi di entrate fiscali per lo Stato grazie al Ponte sullo Stretto di Messina, già nella fase di cantiere del progetto».

«A regime – prosegue – il valore attuale netto economico sarà positivo per 1,8 miliardi di euro, grazie a minori tempi e costi di trasporto, maggiore efficienza logistica, incremento dei flussi turistici e riduzione delle emissioni inquinanti».

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