La Lista non è ancora stata svelata ma la scadenza della “tregua” concessa da Washington è il 9 luglio. Il presidente: «Prendere o lasciare»
Partiranno lunedì le lettere firmate dal presidente Donald Trump indirizzate a 12 Paesi – la lista non è ancora stata svelata – con l’indicazione delle tariffe sulle esportazioni dirette negli Stati Uniti.
La scadenza della “tregua” concessa dalla Casa Bianca dopo l’annuncio del “Liberation Day” è alle porte: il 9 luglio è la data limite per la conclusione di accordi fra Washington e i suoi partner commerciali. E i margini per la trattativa si fanno sempre più stretti. Mentre sale la pressione.
LEGGI Dazi, accordo Usa-Ue al rush finale. Giorgetti: «Accelerare»
«Prendere o lasciare», è il messaggio affidato da Trump ai giornalisti salendo sull’Air Force One. Le tariffe, ha spiegato, potrebbero variare da Paese a Paese, dalla Cina all’Unione Europea, da un intervallo compreso tra il 10% e il 20% a uno molto più elevato tra il 60% e il 70%.
Percentuali che sono indice dell’andamento del negoziato. Per i Paesi in questione i dazi scatteranno il primo agosto. Non si sa ancora in quale forbice rientrerà la Ue. Il negoziato tra la Commissione e lo staff della Casa Bianca è ancora in corso.
LEGGI “Hey! Chi siete? Un fiorino!”. Dazi, dai Sumeri fino a Trump
«Allo stesso tempo – ribadiscono da Bruxelles – ci stiamo preparando all’eventualità che non si raggiunga un accordo soddisfacente». Al momento si sta valutando un’intesa provvisoria che manterrebbe un dazio del 10% sulla maggior parte delle esportazioni. Oltre alla tariffa di base, le discussioni si concentrano su possibili agevolazioni a settori industriali specifici, come quello automobilistico.