Home / Economia / La mossa di Nagel per fermare Mps

La mossa di Nagel per fermare Mps

L’istituto ha promesso agli azionisti 4,9 miliardi di dividendi nei prossimi tre anni. L’eventuale unione con Banca Generali sarebbe un altro elemento di crescita

di

Mediobanca risponde all’Ops di Montepaschi con una proposta irresistibile per i suoi azionisti: maxi dividendi, una crescita solida e l’impegno a rimanere indipendenti. Presentando l’aggiornamento al 2028 del piano industriale, l’amministratore delegato Alberto Nagel ha annunciato che distribuirà ben 4,9 miliardi agli azionisti nei prossimi tre anni, di cui 4,5 miliardi in contante. Un’offerta che si preannuncia come una vera e propria scommessa sul futuro, non solo a livello finanziario ma anche come dichiarazione strategica.

L’eventuale integrazione con Banca Generali, su cui Piazzetta Cuccia ha pronta un’Ops, sarebbe un altro elemento forte di crescita. Il piano di Mediobanca è ambizioso e riflette una strategia che combina generosità e determinazione. Promettendo di assegnare il 100% degli utili per i prossimi tre anni, la banca ha stabilito un dividendo di 1,125 euro per l’esercizio 2025, con una crescita del 50% nel 2026 e un raddoppio fino a 2,1 euro nel 2028. A conti fatti, il totale dei dividendi distribuiti si avvicinerà al 30% della capitalizzazione di Mediobanca. Insomma, non solo una promessa, ma una iniezione di fiducia nei confronti dei propri azionisti.

Con questa mossa, Mediobanca non solo intende allettare i soci ma anche dimostrare di poter crescere senza dover fare affidamento su operazioni a rischio. Nel frattempo, la battaglia contro Mps si fa più accesa. Mediobanca, infatti, ha bocciato senza indugi l’offerta dal Monte dei Paschi, definendola “priva di razionale industriale e finanziario”. Secondo il cda di Mediobanca, l’operazione presenta una serie di criticità che rischiano di vanificare le sinergie promesse.

La fusione, affermano a Piazzetta Cuccia, porterebbe Mediobanca a perdere la sua identità di banca d’investimento di alta qualità, trasformandola in una banca commerciale di medie dimensioni con un profilo di rischio troppo elevato e senza reali vantaggi strategici. Al centro della bocciatura c’è il rischio di una significativa riduzione dei margini per Mediobanca, che deriverebbe dalle limitate sinergie di ricavo e dagli eccessivi sprechi, con un potenziale impatto negativo sui risultati economici complessivi. La valutazione di Mps, inoltre, viene considerata eccessivamente scontata rispetto al valore reale delle attività di Mediobanca.

Un’altra freccia scagliata contro la proposta del gruppo toscano riguarda la difficoltà di stimare la sostenibilità dei risultati a lungo termine. In sostanza, Mediobanca avverte i suoi azionisti che l’offerta in arrivo da Siena potrebbe comportare troppi rischi per l’integrità e la solidità dell’istituto, senza offrire reali vantaggi economici. Senza contare che al momento l’operazione è a sconto. Vuol dire che i soci Mediobanca non hanno alcun interesse ad aderire. A meno che non arrivi un rilancio.

In un periodo segnato da una crescente concentrazione bancaria e da un panorama economico globale sempre più complesso, Mediobanca sta lanciando un messaggio forte: non ha bisogno di fusioni per crescere, e la sua strada è quella dell’autosufficienza, della solidità e dei dividendi generosi per i suoi azionisti. Con un piano industriale generoso e una promessa di crescita invidiabile, Mediobanca sta affrontando l’assalto di Mps con la sicurezza di chi sa di avere gli strumenti giusti per mantenere il timone della propria nave.

Non solo una barricata ma un chiaro invito agli azionisti a credere nel futuro di una banca che punta a consolidare il proprio ruolo da protagonista in Europa. In altre parole: il gioco è appena cominciato, ma Mediobanca ha messo le carte migliori sul tavolo. E se Mps, sotto la regia dei grandi soci come Caltagirone, famiglia Del Vecchio e MeF, spera di arrivare al successo dovrà fare un rilancio sostanzioso.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *