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Addio al sassofonista Senese: il ‘nero a metà’ aveva 80 anni

Il musicista, legato a Pino Daniele da una storica amicizia, aveva 80 anni ed era ricoverato al Cardarelli per una polmonite


Il jazz italiano perde uno dei suoi maggiori interpreti. James Senese (all’anagrafe Luigi Senese) è morto a 80 anni nell’ospedale Cardarelli di Napoli dove si trovava in rianimazione per una polmonite. La scomparsa di Senese segna la fine di un’epoca fatta di note vibrate dal suo sax e collaborazioni con artisti del calibro di Bob Marley, Gil Evans, Art ensemble of Chicago, Tullio De Piscopo e Pino Daniele.

Proprio con Pino Daniele (oltre che con De Piscopo, Joe Amoruso ed Ernesto Vitolo) Senese aveva formato il “supergruppo” che lo seguiva, collaborando ai suoi dischi d’esordio. Più che una collaborazione, però, quella tra Senese e Daniele era una vera e propria amicizia. Pino Daniele definiva Senese “nero a metà”.

E, quando Pino Daniele morì il 4 gennaio del 2015, Senese ebbe a dire: «Con lui se n’è andata metà della mia anima».

Nato nel 1945 da madre italiana e padre afro-americano, un soldato che poi abbandonerà la famiglia per tornare negli Stati Uniti, James Senese era cresciuto nel quartiere di Miano.

Nel 1961, insieme a Mario Musella e ad altri amici, aveva fondato il complesso di Gigi e i suoi Aster. Nel 1963, invece, aveva dato vita al gruppo Vito Russo e i 4 Conny. La formazione più nota, però, è quella dei Napoli Centrale, nata nel 1974 con l’obiettivo di raccontare una Napoli reale e senza folclore. Da solista Senese aveva firmato album come “Hey James” e “Zitte! Sta arrivanne ‘o mammone”.

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