Aveva 94 anni, ha lavorato con tutti i grandi del cinema, da Visconti a Bunuel
ROMA – E’ morta a 94 anni a Roma la grande attrice di teatro e cinema Adriana Asti. Nata a Milano nel 1931, nella sua lunga carriera ha lavorato con i piu’ grandi, da Bertolucci a Strehler, da Bunuel a Visconti. Apparsa giovanissima nel cortometraggio di Dino Risi “Buio in sala”, girato nel 1948, Adriana Asti esordi’ a teatro nel 1951 recitando nel “Miles gloriosus” di Plauto con la compagnia stabile di Bolzano, e ottenendo il primo successo personale con una parte ne “Il crogiuolo” di Arthur Miller, diretta da Luchino Visconti, che successivamente le offri’ alcuni ruoli nei film “Rocco e i suoi fratelli” (nei panni della ragazza della lavanderia) e “Ludwig” (dove interpreto’ Lila Von Buliowski).
Dopo “Rocco e i suoi fratelli” di Visconti, interpreto’ il ruolo della prostituta “Amore” in Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini, amico dell’attrice, e quello dell’affascinante zia del protagonista in “Prima della rivoluzione”(1964) di Bernardo Bertolucci (suo primo marito). Recito’ ne “Il fantasma della liberta’” (1974), di Luis Bunuel; in “Nipoti miei diletti” (1974), di Franco Rossetti; in “Un cuore semplice” (1977) e “Tosca e altre due” (2003), entrambi di Giorgio Ferrara, fratello di Giuliano e suo secondo marito; “Io, Caligola” di Tinto Brass (1979), “Action” (1980) ancora di Tinto Brass, “La meglio gioventu’ ” (2003) (con cui vinse il suo terzo Nastro d’argento e il Ciak d’oro) e “Quando sei nato non puoi piu’ nasconderti “(2005), entrambi di Marco Tullio Giordana.
A teatro recito’ in “Santa Giovanna” di George Bernard Shaw (1984), “Giorni felici “di Samuel Beckett (1985, 2010), “La locandiera” di Carlo Goldoni (1986) e nel dramma “Tre uomini per Amalia” (1988). Vincitrice del premio Siae (1990) e del Premio Eleonora Duse (1993), nel 1999 scrisse e interpreto’ “Alcool”. Nel 2000 interpreto’ in francese “Ferdinando”, un classico della drammaturgia degli anni Ottanta. Per la tv fu tra i protagonisti della miniserie “La famiglia Ricordi”, con la regia di Mauro Bolognini (1995). Nel 2015 fu protagonista di “A.A. professione attrice,” diretto da Rocco Talucci, film documentario dedicato alla sua produzione cinematografica e teatrale. Nell’aprile 2023 fu protagonista di una puntata del programma televisivo “Le ragazze”, dove racconto’ la propria infanzia, gli esordi e il successo teatrale e cinematografico.