La Global Sumud Flotilla – flotta internazionale di imbarcazioni, parte di un’iniziativa marittima globale per consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza e forzare il blocco navale imposto alla Striscia da Israele, che vanta la partecipazione di importanti organizzazioni umanitarie – è stata costretta a fare marcia indietro dopo essere salpata domenica, a causa delle avverse condizioni meteo.
Gli organizzatori hanno spiegato in una nota che, di fronte a venti superiori ai 30 nodi (oltre 55 km/h) e a condizioni considerate insicure per la navigazione, si è deciso di rientrare in porto per garantire l’incolumità di tutti i partecipanti. Una nuova riunione è stata fissata per lunedì pomeriggio, durante la quale si valuterà la possibilità di riprendere il viaggio, forse già in giornata, qualora la situazione meteo lo permetta.
Il convoglio inaugurale è composto da decine di imbarcazioni civili di piccole dimensioni, a bordo delle quali viaggiano attivisti, medici, operatori umanitari e marittimi, oltre a carichi di forniture di prima necessità destinate ai civili della Striscia, ormai allo stremo per la mancanza di cibo e medicinali. Tra i partecipanti anche molti italiani, partiti da Genova, e la nota attivista Greta Thumberg, partita da Barcellona. La partenza ufficiale è avvenuta il 31 agosto dai porti spagnoli, con l’obiettivo di raggiungere la Tunisia, dove il 4 settembre è previsto l’arrivo di una seconda ondata di imbarcazioni che si unirà alla missione.
Nonostante lo stop forzato, gli organizzatori hanno ribadito la determinazione a portare avanti l’iniziativa, sottolineando che la sicurezza delle persone coinvolte rimane una priorità assoluta, ma che l’urgenza della missione umanitaria non permette rinvii prolungati.
