TIANJIN – Si è aperto il 31 agosto nella città portuale cinese di Tianjin il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco) e il meeting “Sco Plus”, in un contesto segnato dalla guerra a Gaza, dal conflitto in Ucraina e dalle tensioni tariffarie tra Washington e Pechino. Il presidente cinese Xi Jinping, in qualità di presidente di turno dell’assemblea, guida i lavori della due giorni, il quinto summit ospitato dalla Cina dal 2001, anno di fondazione dell’organizzazione.
Tra i leader presenti figurano il presidente russo Vladimir Putin, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il premier indiano Narendra Modi, il presidente iraniano Masood Pezeshkian e il premier pakistano Shehbaz Sharif, oltre ai capi di Stato e di governo di Asia centrale, Bielorussia, Mongolia, Azerbaigian, Armenia, Egitto, Turkmenistan e diversi Paesi del Sud-Est asiatico. Presenti anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e il segretario generale della Sco Nurlan Yermekbayev.
Nata come formato “Shanghai Five” (Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan), la Sco conta oggi 10 membri, due osservatori e 14 partner di dialogo in Asia, Europa e Africa. Copre il 24% della superficie terrestre, il 42% della popolazione mondiale e circa un quarto del pil globale. Con il tema “Anno dello Sviluppo Sostenibile della Sco”, il summit di Tianjin è il più ampio nella storia dell’organizzazione. I leader adotteranno la Dichiarazione di Tianjin e una strategia decennale, insieme a documenti su sicurezza, commercio, energia e cooperazione culturale. Sono attese anche dichiarazioni per l’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e della fondazione delle Nazioni Unite. Xi Jinping avrà incontri bilaterali con Putin, Erdogan e altri leader, e il 3 settembre ospiterà insieme a Putin e a Kim Jong-un una parata militare a Pechino.
Secondo gli analisti, il vertice rappresenta una dimostrazione di solidarietà del Sud globale in opposizione alle politiche di Donald Trump, in particolare all’introduzione da parte di Washington di nuove tariffe “reciproche” contro Cina e India. Per l’Iran, l’appuntamento è un’occasione per raccogliere sostegno contro le nuove sanzioni nucleari imposte da Regno Unito, Germania e Francia. Per Modi si tratta della prima visita in Cina da oltre sette anni, con possibile incontro con il premier pakistano Sharif dopo gli scontri armati di maggio.
La Cina ha registrato nel 2024 un record di scambi da 890 miliardi di dollari con Paesi membri, osservatori e partner della Sco, pari al 14,4% del suo commercio estero totale. Pechino ha inoltre annunciato mille programmi di formazione in tecnologie digitali, invitando i partner a partecipare al sistema satellitare BeiDou e al progetto di stazione di ricerca lunare.
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