RIMINI – È stato arrestato a San Clemente Serhii K., cittadino ucraino di 49 anni sospettato di aver coordinato il sabotaggio dei gasdotti russi Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico, avvenuto nel settembre 2022. L’uomo è stato fermato nel corso della notte, sulla base di un mandato d’arresto europeo emesso dal giudice istruttore della Corte federale di giustizia tedesca il 18 agosto 2025, spiega il comunicato della procura di Karlsruhe.
Secondo gli inquirenti tedeschi, Serhii K. sarebbe stato uno dei principali coordinatori dell’operazione che ha danneggiato gravemente le condotte, provocando un’esplosione sottomarina nei pressi dell’isola danese di Bornholm. Le indagini indicano che il gruppo responsabile era partito dal porto di Rostock a bordo di una barca a vela noleggiata tramite intermediari e documenti falsi.
Il sospetto è stato individuato grazie al sistema “alert alloggiati” e seguito fino al momento dell’arresto, avvenuto senza resistenza. Attualmente si trova in carcere, a disposizione della Corte di Appello di Bologna per l’estradizione in Germania.
L’uomo è accusato di concorso in esplosione, sabotaggio contro l’ordinamento costituzionale e distruzione di infrastrutture. Le esplosioni hanno messo fuori uso i due gasdotti progettati per trasportare gas russo verso la Germania, aggravando le tensioni geopolitiche legate all’invasione russa dell’Ucraina e contribuendo alla crisi energetica in Europa. Le autorità tedesche hanno sempre mantenuto il massimo riserbo sull’identità dei responsabili, anche se nel 2023 alcuni media hanno ipotizzato un coinvolgimento di soggetti filo-ucraini. Kiev ha respinto ogni accusa, mentre Mosca ha puntato il dito contro gli Stati Uniti, che però hanno negato ogni responsabilità.