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VIDEO – Polonia, drone esplode vicino Varsavia: rottami simili a quelli dei Shahed russi

OSINY – Un drone non identificato è esploso la notte tra il 19 e il 20 agosto in un campo a circa 80 km da Varsavia. Il boato, descritto da molti come “potente”, è stato accompagnato da un lampo visibile anche a distanza. Intorno alle 2:00 del mattino la polizia ha confermato che i soccorsi avevano raggiunto il luogo dell’impatto, un campo di mais dove sono stati rinvenuti frammenti metallici e plastici bruciati.

Il sergente maggiore Marcin Jóźwik ha riferito che “non vi è traccia di un cratere tipico di un’esplosione”, ma è evidente una zona con pannocchie spezzate e parzialmente carbonizzate. Nessun ferito, ma almeno un’abitazione vicina ha subito danni ai vetri.

Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ha dichiarato che “nessuna violazione dello spazio aereo polacco è stata rilevata”, escludendo intrusioni da Ucraina o Bielorussia. Tuttavia, il ministero della Difesa ha aperto tre ipotesi: drone militare, drone per traffici illeciti, o sabotaggio sul territorio polacco. Un nuovo elemento potrebbe rafforzare la prima pista. Il portale locale lukow.tv ha pubblicato la prima immagine dei rottami, mostrando un motore che appare quasi identico all’MD550, il propulsore dei droni russi Shahed impiegati contro l’Ucraina.

Secondo fonti esperte, le analogie tra i rottami di Osiny e il motore MD550 sono significative:

▪️ Configurazione a 4 cilindri contrapposti orizzontali
▪️ Alette di raffreddamento ad aria ben visibili
▪️ Scarichi verticali lunghi
▪️ Sistema di accensione schermato
▪️ Carter motore e mozzo elica in alluminio pressofuso

Queste caratteristiche corrispondono a quelle documentate nei motori Shahed già abbattuti in territorio ucraino. Al momento, però, non vi è conferma ufficiale della provenienza del velivolo. Il ministro della Difesa Władysław Kosiniak-Kamysz ha assicurato che “tutte le ipotesi sono al vaglio”, e che i rilievi tecnici e pirotecnici in corso dovrebbero fornire risposte definitive entro poche ore.

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