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Ex Ilva di Taranto, firmata intesa su decarbonizzazione

ROMA – È stata firmata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) l’intesa interistituzionale sulla decarbonizzazione dello stabilimento ex Ilva di Taranto, alla presenza di tutte le amministrazioni nazionali e locali coinvolte. L’accordo, frutto di una lunga mediazione politica e tecnica, segna un passaggio cruciale verso la riconversione sostenibile del più grande polo siderurgico italiano.

“Oggi si compie un passo concreto verso quella decarbonizzazione dello stabilimento ex Ilva che per troppo tempo è rimasta solo una promessa”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Taranto, Gianfranco Palmisano. “La firma del documento rappresenta un momento politico e istituzionale importante… riconvertire senza distruggere, tutelare salute, lavoro e ambiente. In questo percorso, ho voluto fortemente l’incremento del fondo sanitario anche in funzione preventiva e di screening sanitario, le garanzie occupazionali e il potenziamento del monitoraggio ambientale”.

Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza di “dare un segnale positivo agli investitori che stanno valutando se e come presentare un’offerta per l’ex Ilva”, ricordando che la bozza di intesa era stata definita dopo un intenso confronto con enti locali e forze politiche.

Il nodo centrale resta la realizzazione del polo Dri per il preridotto, indispensabile ai futuri forni elettrici. La decisione è rinviata a dopo il 15 settembre, quando saranno valutate le offerte vincolanti e la possibile localizzazione, a Taranto o in alternativa a Gioia Tauro. L’intesa prevede la sottoscrizione di un Accordo di programma per coniugare diritto alla salute, ambiente e lavoro, e per predisporre misure di sviluppo del territorio. Previsti interventi su infrastrutture, monitoraggio ambientale, ricerca con l’istituto mediterraneo per lo sviluppo sostenibile e sostegno ai residenti del quartiere Tamburi. Si valuteranno inoltre misure di politica attiva e passiva del lavoro per mitigare gli effetti della transizione.

Le parti si sono impegnate a sottoscrivere un Accordo di Programma “ai fini di predisporre misure adeguate in favore dello sviluppo del territorio, nonché ad individuare strutture organizzative che monitorino le tempistiche dei procedimenti amministrativi ambientali riguardanti gli impianti strategici così da renderle effettive. La prima riunione a tal fine si svolgerà a settembre”. È quanto si legge nella bozza di documento firmata da amministrazioni locali e nazionali e player dell’Ex Ilva al termine della riunione fiume al Mimit sul futuro dell’azienda siderurgica italiana.

“Grazie alla perseveranza del governo e del ministro Adolfo Urso c’è un futuro per l’acciaio italiano… si aprono prospettive di sviluppo stimolanti e molto positive”, ha commentato la senatrice Michaela Biancofiore. L’accordo, atteso da anni, segna un impegno concreto per trasformare l’ex Ilva in un sito produttivo moderno e a basse emissioni, salvaguardando circa 18mila posti di lavoro tra diretti e indotto.

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