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Caso Simona Cinà, la Procura alla famiglia: “Scena non alterata”

La Procura di Termini Imerese ha diffuso una nota ufficiale per fare chiarezza sulla morte di Simona Cinà, la ventenne trovata priva di vita la notte del 2 agosto sul fondo della piscina di una villa a Bagheria, in provincia di Palermo. La giovane pallavolista stava partecipando a una festa di laurea, e il suo corpo è stato scoperto intorno alle ore 4 da alcuni partecipanti rimasti nella struttura.

Contrariamente a quanto ipotizzato da alcune testate, Simona giaceva in un angolo poco illuminato della piscina, lontano dalle aree più frequentate della villa. Secondo nuove ricostruzioni, due giovani si sarebbero tuffati per soccorrerla e avrebbero praticato manovre di rianimazione, risultate vane. Il personale del 118, giunto rapidamente, ha constatato il decesso alle 5.00. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bagheria, il nucleo investigativo di Monreale e il magistrato di turno.

La Procura ha inoltre voluto rettificare le notizie diffuse dai familiari, secondo cui nei pressi della piscina mancavano tracce di alcolici e perfino i vestiti della giovane.. «Nei pressi del bar sono stati rinvenuti bicchieri e bottiglie alcoliche, a conferma di quanto riferito dai partecipanti», si precisa nella nota. Tutti i presenti al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine sono stati identificati e hanno collaborato con gli inquirenti.

L’autopsia, inizialmente prevista per inizio settimana, è stata rinviata a giovedì. Il fascicolo aperto per omicidio colposo a carico di ignoti è ancora nella fase preliminare. Si attendono anche gli esiti degli esami tossicologici, mentre restano al vaglio diverse ipotesi, compresa quella di un possibile malore o di una sostanza ingerita inconsapevolmente.

(Foto tratta dal profilo Instagram)

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