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Usa, due italiani nel centro Alligator Alcatraz: «Disumano»

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Come confermato dalla Farnesina si tratta di Fernando Eduardo Artese e Gaetano Cateno Mirabella Costa di Taormina


Due italiani sono detenuti nel centro di detenzione per migranti Alligator Alcatraz, in Florida. Come confermato dalla Farnesina si tratta di Fernando Eduardo Artese, 63 anni, con doppio passaporto italiano e argentino, e Gaetano Cateno Mirabella Costa, 45enne originario di Taormina.

Fernando Eduardo Artese è stato arrestato alla fine di giugno mentre tentava di lasciare gli Stati Uniti per tornare in Argentina. Per Gaetano Cateno Mirabella Costa, arrestato il 3 gennaio 2025, è già stata disposta la deportazione in Italia per violazione delle norme migratorie. «Questo è un campo di concentramento. Ci trattano come criminali, cercano solo di umiliarci», ha dichiarato Artese al quotidiano Tampa Bay Times. «Siamo lavoratori, persone che lottano per le proprie famiglie».

Cos’è Alligator Alcatraz

Il progetto è stato ideato dal procuratore generale della Florida, James Uthmeier, ed è sostenuto da Trump e dal governatore Ron DeSantis, che lo hanno presentato come simbolo della linea dura sull’immigrazione. Le condizioni del centro di detenzione sono disumane. Alligator Alcatraz detiene migranti irregolari in attesa di espulsione, è stato costruito in appena otto giorni su un’ex pista d’atterraggio nelle paludi delle Everglades, in Florida, in un’area soggetta a uragani. “Non possono restare bloccati da un uragano se si auto-deportano”, ha scritto su X il leader repubblicano Bill Helmich. Il centro è sorvegliato da 200 telecamere, 8.500 metri di filo spinato e 400 addetti alla sicurezza.

Trump: “Per scappare bisogna correre a zigzag”

Inaugurato lo scorso 3 luglio, prende il nome dagli alligatori e dai pitoni della zona e dall’ex penitenziario di massima sicurezza di Alcatraz. Secondo quanto riferisce la Cnn, può ospitare fino a 3 mila migranti e l’idea è di ampliarlo. Trump ne è molto soddisfatto, Mar-a-Lago, il suo resort, si trova a meno di 50 miglia di distanza. Il presidente Usa è andato in visita il 1° luglio: “Insegneremo ai detenuti com’è scappare da un alligatore se evadono. Bisogna correre a zigzag: le probabilità di sopravvivere aumentano dell’1%”. Secondo Trump la prigione è destinata ad accogliere “alcuni dei migranti più pericolosi al mondo”.

Chi sono i detenuti italiani

Fernando Eduardo Artese era negli Stati Uniti da quasi dieci anni, entrato dalla Spagna, utilizzando il passaporto italiano e sfruttando il programma di esenzione dal visto (ESTA), che consente un soggiorno massimo di 90 giorni. Poi è rimasto illegalmente. La moglie lo ha raggiunto nel 2018 con un visto da studente; la figlia, oggi diciannovenne, è entrata legalmente. Il 25 giugno è stato fermato dalla polizia: a suo carico risultava un mandato d’arresto per non essersi presentato a un’udienza relativa a una multa per guida senza patente. Secondo la famiglia, temeva proprio un arresto e per questo avrebbe evitato il tribunale. Sei giorni dopo, è stato consegnato all’agenzia federale ICE (Immigration and Customs Enforcement). Dopo una prima detenzione al centro di Riviera Beach, il 3 luglio è stato trasferito ad Alligator Alcatraz.

Gaetano Cateno Mirabella Costa, nato a Taormina nel 1980 è stato trasferito ad Alligator Alcatraz il 9 luglio dopo essere stato arrestato il 3 gennaio scorso per detenzione illegale di sostanze stupefacenti, aggressione e violenza contro una persona over 65, Prima nel carcere nella Contea di Marion di sei mesi è stato trasferito al centro ICE per essere deportato in Italia per irregolarità sul permesso di soggiorno.

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